Allarme sorgo in Piemonte: cosa sta succedendo e rischi

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I due casi registrati a distanza di pochi giorni sollevano molti dubbi sulla possibile presenza di sorgo caratterizzato da livelli di tossine al di fuori del normale.

Scatta l’allarme sorgo in Piemonte: i veterinari dell’Istituto zooprofilattico e dell’Asl di Savigliano sono intervenuti in una stalla della zona del saluzzese dove alcune mucche sono state colte da un improvviso malore dopo aver mangiato erba fresca. (inItalia)

Ne parlano anche altri media

«Non date agli animali erbe di sfalcio che contengano sorgo di Aleppo». È l’appello agli allevatori dell’istituto zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, diretto da Angelo Ferrari dopo gli episodi di avvelenamento delle mucche nel Cuneese. (La Repubblica)

Sono intervenuti numerosi colleghi, tra cui la giovane Dott.ssa Avedano, il Dr. Teobaldi, il Dr. Mascarello ed il Dr. Malerba, coordinati dal Dr. Le erbe di sfalcio verde erano morfologicamente molto simili al sorgo, tanto che nella zona sono chiamate sorgo selvatico. (Ruminantia)

La morte improvvisa di 50 bovini di razza piemontese che era avvenuta il 6 agosto 2022 è stata dovuta a un’intossicazione acuta da acido cianidrico, derivata dall’ingestione della “durrina”, presente nelle sole piante giovani - in attivo sviluppo - del Sorgo (il sorgo è un genere di pianta della famiglia delle Poaceae o Gramineae). (Valledaostaglocal.it)

Così Gabriele Carenini, presidente regionale di Cia Agricoltori del Piemonte, commenta gli ultimi avvenimenti che hanno visto la morte di decine di animali, a causa della cattiva qualità del sorgo “stressato” dalla siccità La siccità, l’aumento sconsiderato dei costi dell’energia e delle materie prime per l’alimentazione degli animali hanno messo in ginocchio un intero settore. (TargatoCn.it)

L’erba a causa della siccità potrebbe aver sviluppato una tossina letale. Un altro caso di mucche morte dopo aver mangiato erba fresca. Anche in questo caso si ritiene che la causa dell’intossicazione possa essere il sorgo, che a causa della siccità potrebbe aver sviluppato una tossina letale. (Corriere della Sera)

La colpa è della pianta, ma all’origine di tutto c’è la siccità estrema, che le impedisce di crescere e la trasforma in un veleno letale per gli animali. Il rischio è che tanti chiuderanno le stalle e chi riuscirà a resistere, dovrà ridurre drasticamente i numeri delle mandrie» (La Stampa)