La "mangiatrice di banane" è convinta di giocare, in realtà umilia se stessa e tutte le donne

L'HuffPost INTERNO

La gara (tra donne soltanto) prevede che vinca la donna che mangia più in fretta il maggior numero di banane.

In un paesino del Friuli profondo, vicino a Nimis, provincia di Udine, si svolge da tre anni "La festa degli uomini".

Costruendo, senza rendersene conto, la subcultura della donna come oggetto sessuale che corre a precipizio verso la tragedia della violenza

Sembra una gag del Bagaglino di trenta anni fa, ma invece è cronaca. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

Lungi da noi mettere in relazione una festa paesana semplicemente grottesca e fuori dal tempo con alcuni dei reati più odiosi del Codice penale (Avvenire)

La Festa degli uomini, con annesso il gioco della banana, travalica i confini di Monteprato di Nimes, un piccolo paesino in provincia di Udine che non conta nemmeno 100 anime. Il casus belli è il gioco in cui donne si sfidano mangiando banane (ilgazzettino.it)

Non è elegante (nemmeno i fescennini lo erano, né i culti priapici) ma ha una sua sguaiata innocenza, con processioni di falli megalitici, molte banane, molto fracasso e la evidente partnership di Dioniso, che è il solo vero patrono del Friuli, con Priapo ha un’intesa millenaria e annaffia la notte con il nettare d’uva (la Repubblica)

di Carlotta Lombardo. All’indomani della festa a Monteprato di Nimis che sta scaldando i social c’è chi, donne comprese, smorza la polemica. Il giudizio resta, ed è rivolto agli uomini che questa festa l’hanno pensata e organizzata in chiara impronta sessista» (Corriere della Sera)

Non ci sono donne nella giunta comunale? Il casus belli è il gioco in cui donne si sfidano mangiando banane. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Novelli parla di «un limite invalicabile: il rispetto», discriminante che «il contest in questione supera abbondantemente, svilendo la figura della donna oltre il tollerabile». Boldrini: spettacolo squallido. (Gazzetta del Sud)