“Lo portiamo in campagna e lo scanniamo come un vitello”, colpo al clan di Bagheria: scongiurato omicidio

Il Riformista INTERNO

A firmare i provvedimenti di fermo nei confronti di otto indagati il procuratore capo Francesco Lo Voi e l’aggiunto Salvatore De Luca.

Quest’ultimo, detto “Mezzo Chilo”, è stato considerato vicino alla famiglia mafiosa di Bagheria e in particolare al capo mandamento detenuto Leonardo Greco

“Lo portiamo in campagna e lo scanniamo come un vitello”, la voce di boss che sarebbe emersa dalle intercettazioni. (Il Riformista)

Su altre fonti

L’operazione, denominata 'Persefone', fa luce sulle attività della famiglia mafiosa di Bagheria, partendo dalla spedizione punitiva organizzata ai danni di un pregiudicato locale, restio a seguire i dettami di Cosa nostra e colpito perciò da un “pestaggio di avvertimento”, dopo il quale non solo non si è piegato a più miti consigli ma ha finito col mettere in discussione in pubblico l'autorità del boss Massimiliano Ficano, decretando la sua “condanna a morte”, sventata solo dall'intervento dei carabinieri. (GiocoNews.it)

“Stipendiare” i carcerati: dovere sacro dei boss liberi. Tripoli però, nonostante l’avvertimento, non ha cambiato atteggiamento e aveva fatto sapere in giro di essere intenzionato a dare fuoco a un locale da poco inaugurato dal boss Ficano (In Terris)

Il boss si vantava con i suoi fedelissimi di essere stato iniziato nell'organizzazione dai mafiosi vicini a Bernardo Provenzano che in passato si erano occupati della latitanza del padrino corleonese. Insieme a Massimiliano Ficano, ritenuto dagli investigatori il nuovo capomafia di Bagheria, sono stati fermati anche i suoi uomini più fidati. (Giornale di Sicilia)

“Io autorizzato da tutti i cristiani”. “A me in questo minuto mi hanno autorizzato tutti i cristiani – continua Ficano facendo riferimento quando parla di ‘cristiani’ ai boss detenuti -. Le intercettazioni: “Io ho fatto la storia”. (BlogSicilia.it)

L’amministrazione comunale con una nota si congratula per l’operazione “Persefone” che ha portato all’arresto di 8 persone della famiglia mafiosa di Bagheria accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione e vendita di armi clandestine, estorsione, lesioni personali aggravate. (La Voce di Bagheria)

NOMI ARRESTATI. Insieme a Massimiliano Ficano, ritenuto dagli investigatori il nuovo boss di Bagheria, fermati oggi anche i suoi fedelissimi. Sventato l’omicidio di mafia, era tutto pronto: “Lo scanniamo come un vitello”. (Internapoli)