Incontro Draghi-Meloni. Il premier legittima Fdi (che già lo vede al Colle)

il Giornale INTERNO

«Responsabile», direbbero a Palazzo Chigi, dove c'è chi ha trovato molto più scomposte alcune delle ultime uscite di importanti leader della maggioranza.

Un'ora di colloquio a Palazzo Chigi, a certificare un rapporto di reciproco rispetto.

«Cordiale, franco e con un interlocutore interessato e disponibile», spiega Meloni a favore di telecamere appena esce da Palazzo Chigi

Con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che non ha problemi a legittimare Giorgia Meloni come leader dell'opposizione. (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Il gruppo verbanese, infatti, aveva annunciato di volerne regalare una copia alle biblioteche degli istituti superiori di Verbania. Quindi - conclude -, per quanto di mia competenza, la biografia di Giorgia Meloni continuerà a rimanere fuori dalle biblioteche delle scuole verbanesi” (Azzurra TV)

Il premier Mario Draghi ha ricevuto per circa un’ora la numero uno di Fratelli d’Italia, definendo poi il colloquio “lungo e proficuo”. Tanto che Meloni ricorda che Giuseppe Conte respingeva ogni proposta dell’opposizione, mentre “con Draghi non sembra sia così. (L'HuffPost)

Chiedono le dimissioni di Riccardo Brezza (assessore alla Cultura e Istruzione di Verbania) il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia, Damiano Colombo (nella foto a sinistra), e il segretario cittadino, Luca Gnecco. (Eco Risveglio)

Diremo la nostra ma siamo rispettosi”. Si è espressa in questi termini, sgomberando il campo dai dubbi legati alla scelta del candidato governatore per il centrodestra all’appuntamento che attende i calabresi alle urne nel prossimo autunno, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, intervenuta a “Radio Rai 1“. (Calabria 7)

Quindi, per quanto di mia competenza, la biografia di Giorgia Meloni continuerà a rimanere fuori dalle biblioteche delle scuole verbanesi. Riccardo Brezza. Assessore all’Istruzione della Città di Verbania (Verbania Notizie)

Giovedì pomeriggio l’ingaggio del responsabile della segreteria della commissione trasparenza era in forma anonima al primo punto dell’ordine del giorno. Che per una volta, questa volta, si può chiamare Sorelle d’Italia (L'Espresso)