FMI, debito mondiale esploso a 226mila miliardi di dollari con pandemia

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Più in dettaglio, il debito pubblico ha raggiunto un livello di 88mila miliardi di dollari, avvicinandosi al 100% del PIL mondiale, ma dovrebbe tornare a scendere nel 2021 e 2022, grazie alla crescita più forte, attestandosi al 97% del PIL.

E' quanto emerge dal Fiscal Monitor del FMI, secondo cui alti e crescenti livelli di debito pubblico e privato sono associati a maggiori rischi per la stabilità finanziaria e per le finanze pubbliche. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre testate

Cresce invece più delle attese la Francia nel 2021, quando il Pil segnerà un +6,3% (+0,5 punti). Nel 2022 la crescita è invece attesa rallentare a +3,9% (-0,3 punti) (La Stampa)

Il Fmi mette nel mirino il nostro sistema delle pensioni mentre in Italia si ragiona sul dopo Quota 100 in scadenza a breve. Il Fondo monetario internazionale gela l’Italia. Oltre alla nuova norma che dovrebbe sostituire Quota 100, si ragiona anche sulle modalità per concedere le rivalutazioni delle pensioni. (Consumatore.com)

Per la Germania, l’Fmi prevede ora una crescita del Pil del 3,1% quest’anno e del 4,6% nel 2022 Nel suo World Economic Outlook per l’Italia stima una crescita del 5,8% nel 2021, seguita da un +4,2% nel 2022. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo le previsioni di medio termine del nuovo World economic outlook del Fmi saranno solo le economie avanzate ad aver recuperato il trend di crescita pre-Covid nel 2024, superandolo dello 0,9%. “Rispetto alla nostra previsione di luglio, la proiezione di crescita globale per il 2021 è stata rivista marginalmente al 5,9% [un decimale in meno, Ndr. (Wall Street Italia)

Resta invece invariata la crescita per il 2022, 4,2%. Debito pubblico. Spiega l’Ansa che il Fmi prevede anche che il debito pubblico italiano calerà nel 2021 al 154,8% del pil rispetto al 155,8% del 2020 (TIMgate)

Il debito pubblico: alto e per lungo tempo. Dopo il balzo del 2020, il debito pubblico in rapporto al Pil si è stabilizzato nel 2021, grazie soprattutto alla ripresa economica. Resterà, però, su livelli superiori a quelli previsti prima della pandemia, attestandosi poco sotto il 100 per cento (Il Sole 24 ORE)