Gran Bretagna, tra favoriti e outsider parte la corsa per trovare il successore di Boris Johnson: ecco chi…

Il Fatto Quotidiano ESTERI

A quel punto la Regina non potrà che affidare l’incarico di formare un nuovo governo al nuovo vincitore o vincitrice.

“Dichiarerà di essere pro-Brexit, sostenendo la Gran Bretagna globale e il liberalismo sociale”, sostiene un parlamentare.

Altro possibile outsider è Tom Tugendhat, presidente della commissione per gli affari esteri, una carica che gli ha dato una discreta visibilità a livello politico

Poi, la grande ascesa: prima responsabile della campagna vaccinale, ministro dell’Istruzione e infine cancelliere dello Scacchiere, una carica che però non gli ha impedito di chiedere al primo ministro Johnson, come altri suoi colleghi ministri, le dimissioni. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nel 2019 arrivò secondo dietro a Johnson nella corsa per la leadership del partito. E ieri sono state le sue dimissioni, assieme a quella del collega Sajid Javid, ad innescare la crisi che ha portato alle dimissioni di Johnson. (Adnkronos)

Scandali sessuali, molestie, casi di corruzione, insabbiamenti e pure il cosiddetto "partygate" durante il lockdown da Covid. APPROFONDIMENTI REGNO UNITO Boris Johnson si dimette: «Serve nuovo leader, ma resto. (ilmattino.it)

Nel frattempo, Johnson era rimasto isolato, nessuno era disposto ad accettare le posizioni ministeriali da lui offerte, lasciando di fatto il paese ingovernabile. Londra, 7 luglio 2022 - Boris Johnson si è dimesso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Penso che sia stato un errore e me ne scuso. Johnson aveva già subìto pressioni per spiegare ciò che sapeva sulle precedenti accuse contro Pincher: pochi minuti prima dell'annuncio delle dimissioni di Javid e Sunak, Johnson ha dichiarato che Pincher avrebbe dovuto essere licenziato dal governo a causa di un precedente del 2019 (Corriere TV)

In particolare, non aveva idea di come capitalizzare la Brexit e trasformare la Gran Bretagna in una potenza economica insulare. Gli altri partiti di destra possono studiare la caduta di Johnson con più calma, ma con una lezione politica non insignificante (Milano Finanza)

Meloni: il tifo della sinistra contro Johnson è pietoso. Letta esulta per la caduta del “clown”. In Italia la sinistra non ha esitato ad attaccare il premier dimissionario britannico. (Secolo d'Italia)