Perché Biden è il candidato favorito dei democratici

Corriere della Sera ESTERI

Caro Stefano,. Il presidente in carica è sempre il favorito di un’elezione americana.

E un candidato della sinistra radicale tipo Elizabeth Warren o Bernie Sanders farebbe contro Trump la fine che ha fatto Corbyn nel Regno Unito.

Un miliardario newyorkese come Michael Bloomberg non è l’ideale per mobilitare le minoranze, senza le quali i democratici non possono tornare al potere.

I democratici insomma possono anche perdere il fatidico Ohio e la fatidica Florida; ma devono riconquistare il voto degli operai bianchi negli Stati postindustriali. (Corriere della Sera)

Su altri media

La battuta di Elizabeth Warren, colta al volo da Amy Klobuchar (“E’ vero, noi donne abbiamo sempre vinto”), trova una flebile opposizione di Bernie Sanders: “Io ho battuto un repubblicano”. Ai margini del dibattito, non solo perché alle estremità del palco, Steyer e la Klobuchar, che riesce però a piazzare qualche battuta incisiva. (Il Fatto Quotidiano)

Warren liquida la questione con una battuta: «Qui su questo palco io e Amy Klobuchar (l'altra candidata democratica, ndr) siamo le uniche che negli ultimi 30 anni hanno battuto un repubblicano. Alla fine non si stringono neanche la mano, ma in realtà non si può parlare di un vero e proprio scontro. (Ticinonline)

A far parlare è, in particolare, il fuorionda di un breve litigio tra Elizabeth Warren e Bernie Sanders. Lo scambio è clamoroso: «Credo che tu mi abbia dato della bugiarda in diretta tv». (Corriere TV)

Sanders rinfaccia a Biden l’appoggio alla guerra in Iraq ai tempi di Bush padre; l’ex vicepresidente, assieme a Buttigieg, attacca Sanders e Warren sulla Sanità, ritenendo il ‘Medicare for all’ troppo costoso. (la voce d'italia)

Qualche speranza – a dire il vero – può nutrirla anche la Klobuchar, per quanto sia oggettivamente difficile un suo exploit. L’ex senatore del Delaware ha teso tuttavia a rimarcare che – nonostante ciò – Barack Obama lo avesse scelto come proprio vice nel 2008. (Panorama)

Alla fine non si stringono neanche la mano, ma in realtà non si può parlare di un vero e proprio scontro. Ancora una volta non emerge un vero leader, nonostante sul palco i candidati siano rimasti solo in sei, a partire dal frontrunner Joe Biden. (tvsvizzera.it)