L’Italia di Draghi e le tappe del commiato internazionale

Giampiero Gramaglia – Gp News INTERNO

E, poi, l’Italia non è l’unico Paese che volta politicamente pagina in maniera repentina; anqi, questo è uno dei tratti costitutivi delle nostre democrazie

In quella sede, si dovrebbero discutere, tra l’altro, alcune proposte in campo energetico avanzate e propugnate proprio dall’Italia.

Nelle sedi internazionali, Draghi ha sempre ‘garantito’ per l’Italia con la sua autorevolezza.

Ma è illusorio pensare che i nostri partner abbiano creduto fino in fondo a un’Italia improvvisamente ‘draghiana’, competente e affidabile. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Su altri media

"Quando ho iniziato non avevo un’agenda Draghi – si schermisce – che è fatta di risposte ai problemi, di obiettivi raggiunti. Sarà anche un premier per l’"ordinaria amministrazione" e per gli affari correnti, ma Draghi non dismette i panni di SuperMario. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Gelmini vuota il sacco: "Ecco perché ho lasciato Forza Italia", accusa di fuoco. Dunque, un po' come dire, non c'è Agenda Draghi al di fuori di Draghi, e diffidare dalle imitazioni. «Non soddisfare gli obiettivi del Pnrr indebolisce la credibilità del Paese che è andata migliorando quando abbiamo dimostrato che eravamo capaci di rispettarli», ha detto il premier. (Liberoquotidiano.it)

«Mi auguro che il presidente Draghi smentisca l’ipotesi di un’accelerazione del processo di vendita di Ita a Lufthansa», aveva martedì detto la leader di Fratelli d’Italia. Per quanto riguarda il dossier Ita, il premier ha aggiunto: «La procedura è stata avviata in primavera attraverso un dpcm e gestita dal Tesoro» (ilgazzettino.it)

E il ministro dell'Economia Daniele Franco spiega che "nessuna delle due proposte pervenute", ossia quella di Lufthansa-Msc (quest'ultimo partner di maggioranza) e del fondo statunitense Certares, "è pienamente coerente con quanto richiesto dal dpcm. (L'Unione Sarda.it)

(askanews) – “Le priorità verranno stabilite dal prossimo governo; se mi chiedete cosa sia l’agenda Draghi, sostanzialmente è una risposta pronta ai bisogni dell’economia, delle famiglie, ai bisogni delle famiglie più povere e poi credibilità interna e internazionale”. (Agenzia askanews)

e alla fine hanno sempre preso soldi dall’Erario per giustificare (per il bene del Paese, off course) il mantenimento di quello che, senza vergogna, hanno sempre chiamato “il nostro vettore nazionale”, fino, ai più spregiudicatamente audaci, “il nostro fiore all’occhiello, simbolo del made in Italy”. (Aduc)