In Italia 3.589 minori scomparsi nei primi quattro mesi del 2022. Tutti i dati

Corriere dell'Umbria INTERNO

La percentuale dei ritrovamenti è del 72,11% per gli italiani e del 31,17% per gli stranieri.

I minori italiani scomparsi, invece, sono spesso vittime di disagi familiari e relazionali con diverse cause che ne provocano l’allontanamento: droga, debiti, cyberbullismo, adescamenti in web, casi di revenge porn.

È quanto emerge dai dati presenti nel Ced del Ministero dell’Interno, divulgati in occasione della Giornata internazionale dei minori scomparsi. (Corriere dell'Umbria)

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Nella circostanza è stato anche ricordato il valido aiuto per le vittime di violenza costituito dall’applicazione gratuita per cellulari YouPol, realizzata dalla Polizia di Stato, che da più di un anno, oltre alla possibilità di segnalare episodi di bullismo e di spaccio, è stata estesa anche per i reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche. (Cronache Fermane)

Giorgione Velia, in servizio presso la locale Divisione Polizia Anticrimine, dell’Isp.S. In occasione della Giornata Internazionale dei Bambini Scomparsi, che viene celebrata ogni anno dal 1983 in ricordo del rapimento del piccolo Ethan Patz, avvenuto a New York il 25 maggio 1979, una rappresentanza degli alunni della Scuola Primaria “L. (AvellinoToday)

Un punto informativo è stato realizzato a piazza Cairoli con personale specializzato che ha accolto quanti desideravano risposte e informazioni. I poliziotti della Questura incontrano studenti e cittadini per spiegare cosa è il cyberbullismo e come non restarne vittima. (Tempo Stretto)

Si ricorda infine che la Polizia di Stato gestisce il sito globalmissingkids. (Estense.com)

La percentuale dei ritrovamenti e' del 72,11% per gli italiani e del 31,17% per gli stranieri Secondo i dati del governo nel primo quadrimestre del 2022 sono 3.589 i minori scomparsi, il 64,63% del totale delle denunce di scomparsa, che ammontano a 5.553, di cui 1.180 italiani e 2.409 stranieri. (Tiscali Notizie)

Il questore ha risposto alle domande dei ragazzi e ricordato gli strumenti a disposizione. “Non esitate a rivolgervi alla polizia, i social possono essere pericolosi ma sono anche positivo strumento di condivisione, al giorno d’oggi c’è anche la polizia postale. (LA NAZIONE)