Rai, Fuortes ha scelto la sua squadra di manager. Malumori perché non ci sono donne. Politici contro conflitti di interesse della consigliera Agnes

Al ritorno dalle vacanze, nella prima riunione del cda, l’ad Carlo Fuortes manda un nuovo, forte, segnale della direzione che intende prendere.

“Un’oggettiva, incomprensibile, ingiustificabile rimozione delle tante e qualificate competenze femminili che anche a livello dirigenziale il servizio pubblico può vantare.

“Due circostanze – hanno sottolineato Daniela Santanchè e Federico Mollicone -, che violano apertamente il Codice Etico della Rai che i membri del CdA sono obbligati a rispettare”

“7 uomini per 7 nomine: non un grande inizio per i nuovi vertici della RAI sul piano dell’equità di genere di cui tanto si parla. (Primaonline)

Ne parlano anche altri giornali

I sette uomini d'oro sono appena stati nominati, il nuovo corso della Rai prende forma e già iniziano le prime polemiche sulle evidenti differenze di gestione. (La Sentinella del Canavese)

Roberto Ferrara diventa Direttore Canone e Beni artistici, a Pierluigi Colantoni viene affidata la Direzione Comunicazione, nel cui ambito è inserito l’Ufficio Stampa, di cui diventa responsabile Stefano Marroni. (Informa)

(LaPresse) – “Le prime nomine Rai sono tutte al maschile. Lo ha detto a LaPresse la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, rispondendo in merito alle nomine in Rai dell’ad Carlo Fuortes (LaPresse)

Il principale candidato alla successione di Ludovico Di Meo a Rai 2 è l’attuale vice direttore del secondo canale della televisione pubblica con delega ai programmi informativi Paolo Corsini. Nasce quindi la nuova Rai di Carlo Fuortes, una Rai a sua immagine e somiglianza (Tvblog)

«Un'oggettiva, incomprensibile, ingiustificabile rimozione delle tante e qualificate competenze femminili che anche a livello dirigenziale il servizio pubblico può vantare» tuona la capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai, Valeria Fedeli. (La Stampa)

La Commissione Pari Opportunità della Rai e la Commissione Pari Opportunità dell’Usigrai chiedono conferma della valutazione di almeno un curriculum femminile per ciascuno dei ruoli presi in considerazione come previsto dalla policy di genere aziendale Un vulnus e un ostacolo molto grave sul percorso di rilancio e rinnovamento del servizio pubblico. (La Sentinella del Canavese)