Omicidio Sacchi: l’ipotesi di un finanziatore dietro i 70mila euro nello zaino di Anastasiya, la…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

A loro viene consegnato poi un compenso, di qualche centinaio o anche di qualche migliaio di euro.

“Come se non si fosse consumata – scrive il pm – una terribile tragedia e non fosse, comunque, recessiva ogni altra ragione a fronte della perdita dell’amico”.

Non è oggetto dell’indagine, invece, stabilire se Luca Sacchi sapesse o in qualche modo avesse partecipato o avallato l’operazione messa in atto dall’amico di scuola reincontrato di recente e dalla fidanzata. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

I magistrati ne sono convinti e lo scrivono nella richiesta delle cinque misure cautelari eseguite nelle prime ore di venerdì 29 novembre. Martedì, invece, sono fissati gli interrogatori di Marcello De Propris (il 22enne accusato tra l'altro di concorso in omicidio per avere fornito a Valerio Del Grosso e a Paolo Pirino la pistola utilizzata per uccidere Sacchi) e proprio Giovanni Princi. (RomaToday)

Il ruolo di Anastasiya Kylemnyk secondo i pm. Un comportamento "ambiguo" che lo accomuna alla stessa Anastasiya, la quale, a detta degli investigatori, non ha fornito, nelle ore successive al fatto alcun tipo di aiuto alle indagini per accertare la verità. (Sky Tg24 )

Appaiono troppi i soldi, che erano pronti ad essere investiti. E ad essere sorpresa è innanzitutto la famiglia Sacchi: «», aveva detto qualche giorno fa il padre di Luca. (Il Gazzettino)

Gli investigatori, infatti, sostengono nella compravendita di droga sia coinvolta anche un'altra persona, che avrebbe fornito il denaro a Princi e Anastasia. Secondo quanto riporta Repubblica, il cellulare di Anastasia non sarebbe l'unico a finire sotto sequestro. (il Giornale)

Ecco le sue parole riportate da “Corriere.it”: “Sono qui per raccontarvi la verità sull’omicidio di Luca Sacchi. L’arma che Armando, papà di Marcello, avrebbe prestato a Del Grosso per intimidire Anastasia e il fidanzato Luca Sacchi e che, invece, sarebbe stata usata per commettere l’omicidio. (ViaggiNews.com)

Intenzione di chi indaga è analizzare i contatti che la ragazza ha avuto nelle ultime settimane, anche via chat, con l’obiettivo anche di risalire alla persona che ha fornito a lei e a Giovanni Princi, ‘il cosiddetto finanziatore’ il pregiudicato amico di Luca finito in carcere, i 70 mila euro che sarebbero serviti all’acquisto di 15 chili di droga. (L'HuffPost)