Sentenza sugli 007 egiziani ineccepibile, nessuno schiaffo a Giulio Regeni

Il Riformista INTERNO

Per una sentenza “ineccepibile e ovvia”, che non viene però accettata dalla stampa italiana.

Ma un conto è per l’imputato, aver avuto la possibilità di scegliere, dopo esser stato informato, se presenziare o meno al processo.

“Altro schiaffo, 007 egiziani accontentati”, il Fatto

Quello di cui è stato vittima Giulio Regeni è una tragedia che non si può dimenticare, una ferita che ti si attacca alla pelle come un male incurabile. (Il Riformista)

Ne parlano anche altre fonti

cronaca. Il provvedimento è legato all'assenza in aula degli imputati, dunque le carte devono tornare al giudice che aveva ordinato il rinvio a giudizio. L'amarezza della famiglia del ricercatore friulano. (TGLA7)

Per questo il processo per l’assassinio di Giulio Regeni sarebbe (sarà, speriamo) più di un processo, a prescindere perfino dalla sentenza. Sarebbe stata (sarà, speriamo) la prima volta, a memoria, di un processo in Italia a funzionari di un governo straniero. (Avvenire)

Anzi, a gennaio scorso ha sferrato un duro attacco alla Procura di Roma, accusandola di «conclusioni illogiche e poco conformi ai fondamenti giuridici penali internazionali». A quel punto il processo piomberà in una sorta di limbo, sospeso sine die, in attesa che l’Egitto decida diversamente di fronte alle nuove richieste da reiterare ogni anno. (Corriere della Sera)

A Roma c’è un giudice che non legge i giornali, ma gli atti; e scopre che i quattro accusati dell’uccisione del povero giovane, non solo non c’è prova che siano personalmente loro, ma, in punta di diritto, nemmeno sanno di essere accusati. (Soverato Web)

Eppure nessun esponente di governo o leader di partito ha sentito l’esigenza di prendere posizione sull’azzeramento del processo: un silenzio difficile da comprendere, che costituisce un segnale preoccupante. (La Repubblica)

Secondo l’ordinamento italiano, gli imputati che non siano a conoscenza delle loro accuse, non possono essere giudicati. Secondo il Gup, il caso era abbastanza notorio per poter giudicare valida la notifica, ma il tribunale ha deciso di annullare il processo. (TIMgate)