Bonus pos 2023: importi, acquisti ammessi e regole

The Wam ECONOMIA

Ecco quello che devi sapere sul Bonus pos 2023: che cos’è, a chi spetta e come funziona. 5 ' di lettura Con il Decreto Aiuti quater dello scorso novembre, è stato approvato il Bonus pos 2023. Si tratta di un incentivo rivolto agli esercenti per acquistare il pos. Vediamo insieme i dettagli del Bonus (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. (The Wam)

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Il governo è al lavoro per migliorare il sistema dei pagamenti Pos, in particolare per abbassare le spese che sono in capo ai commercianti. Uno degli obiettivi è quello di eliminare le imposte per i così detti micro pagamenti. (I-Dome.com)

La Manovra 2023, ha previsto l’introduzione di una sorta di Bonus POS per compensare i costi di commissione sui pagamenti digitali a carico di negozianti e professionisti che erogano servizi al cittadino. (PMI.it)

Per tale ragione, si sta ragionando sul Bonus Pos. ll governo pensava di limitare l’utilizzo del Pos ma c’è stato il secco no dall’Unione Europea. Ora, invece, l’attuale esecutivo pensa di intraprendere la strada che si dirige verso le commissioni tramite credito di imposta. (ilmessaggero.it)

Il bonus Pos cambia veste e si presta ad andare incontro, nuovamente, alle esigenze dei commercianti alle prese con i pagamenti elettronici. Bonus Pos, come funziona il credito d’imposta per i commercianti (Finanza.com)

L'intenzione della maggioranza di centrodestra è quella di andare incontro ai commercianti e ai professionisti che devono sempre accettare i pagamenti con carte e bancomat, per qualsiasi importo. Ma non è l'unico: l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta studiando alcune misure per dare seguito all'impegno preso in occasione della legge di Bilancio, quando è sfumato l'addio all'obbligo di Pos per i pagamenti sotto i 60 euro. (Money.it)

Questo bonus non sarebbe cumulabile con il reddito e non potrebbe essere inserito nell’Irap. L’idea sarebbe di offrire un credito d’imposta del 30% sulle commissioni sostenute, che potrebbe essere utilizzato per compensare i debiti fiscali del mese successivo. (Il Fatto Vesuviano)