Birmania: decine migliaia in piazza sfidano minacce giunta

Alto Adige ESTERI

- RANGOON, 22 FEB - Decine di migliaia di persone sono scese in piazza stamani in varie città della Birmania per protestare contro il colpo di stato, sfidando la minaccia dei militari di usare 'forza letale' per reprimere ciò che definiscono come 'anarchia'.

Molti uffici pubblici e banche sono inoltre paralizzati dalla campagna di disobbedienza civile.

Proteste di piazza si registrano anche nelle città di Myitkyina e Dawei (Alto Adige)

Ne parlano anche altri media

La pagina si chiama ‘Tatmadaw – True News Information Team’ e, secondo quanto spiegato da Facebook in una nota, ha più volte “violato le regole della comunità che vietano l’incitamento alla violenza”. (La Rampa)

Lo riferiscono fonti e mediche e dei soccorritori aggiungendo che il ragazzo morto è stato colpito alla testa (Tiscali.it)

(askanews) - I poliziotti hanno aperto il fuoco contro i manifestanti a Mandalay, seconda città del Myanmar e porto commerciale sul fiume Irrawaddy. Non è chiaro se i poliziotti hanno usato proiettili di caucciù o proiettili veri. (Tiscali.it)

E’ morta la donna di 20 anni colpita alla testa la settimana scorsa durante le manifestazioni contro il golpe in Birmania. Lo ha annunciato l’ospedale nel quale era ricoverata. (Improntaunika.it)

Lo ha annunciato l’ospedale nel quale era ricoverata. Mya Thwate Thwate Khaing, questo il nome della ventenne, era stata colpita con un proiettile alla testa lo scorso 9 febbraio durante una protesta contro il golpe in Birmania a Naypyidaw, la capitale amministrativa (Il Valore Italiano)

Gli osservatori internazionali da giorni segnalano l’escalation della violenza della repressione, con il rischio di veder aumentare le vittime. Prima del golpe, il mondo guardava con speranza alla transizione democratica guidata dalla Premio Nobel per la pace Suu Kyi, nonostante la delusione legata alla sua vicinanza all’esercito e alla sua negazione del massacro della minoranza Rohingya. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)