Torino, il gip modifica l’accusa per il patrigno della piccola Fatima: da omicidio volontario a colposo

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Rimane in carcere, ma il gip Agostino Pasquariello ha riformulato l’accusa nei confronti di Azhar Mohssine, il 32enne patrigno della piccola Fatima (3 anni) che giovedì sera è precipitata dal quinto piano di un palazzo nel centro di Torino mentre era tra le sue braccia.

Secondo la ricostruzione dell’uomo, ancora al vaglio degli inquirenti, il giorno della tragedia lui e la bambina si trovavano sul balcone. (Il Fatto Quotidiano)

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Lo ha deciso il gip Agostino Pasquariello che ha riformulato l'ipotesi di reato a carico del 32enne da omicidio volontario con eventuale dolo in omicidio colposo. Tuttavia il gip ha deciso di accogliere la richiesta della difesa, sostenuta dall'avvocato Alessandro Sena, riformulando l'ipotesi di reato a carico dell'indagato da omicidio volontario a colposo. (ilGiornale.it)

Il gip di Torino Agostino Pasquariello ha convalido l’arresto di Azhar Mohssine, il 32enne fermato dalla polizia per la morte di Fatima, la bambina di 3 anni precipitata dal quarto piano di un edificio del centro storico di Torino. (Gazzetta del Sud)

A cura di Davide Falcioni. Azhar Mohssine, il 32enne fermato dalla polizia a Torino per la morte della piccola Fatima, la bimba di tre anni che giovedì sera è precipitata da un palazzo nel centro di Torino, resta in carcere. (Fanpage.it)

Giovedì sera la piccola Fatima era nelle sue braccia sul ballatoio di casa, in via Milano, quando le è scivolata mentre la lanciava in aria per gioco ed è caduta dal quarto piano (La Stampa)

La sua posizione si è però alleggerita: resterà in carcere, ma è accusato ora di omicidio colposo non volontario con eventuale dolo. Lei rideva e salutava mamma che ci stava guardando dal balcone di sotto. (Cronaca Qui)

Dopo l’interrogatorio di garanzia, il gip Agostino Pasquariello ha deciso per la convalida. La riformulazione era stata chiesta da Alessandro Sena, difensore del 32enne, durante l’interrogatorio in cui l’uomo aveva confessato che la caduta di Fatima era stata il tragico epilogo di un gioco (La Provincia di Biella)