Strage via D'Amelio, Decaro ricorda Borsellino e la scorta: "Quel giorno iniziò la fine della mafia"

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E invece quel giorno non lo sapevano ma iniziava la loro fine, nel senso che quel giorno reagì lo Stato, reagì la politica, la magistratura, le forze dell'ordine, ma soprattutto da quel giorno reagirono i cittadini, la società civile che decise da che parte schierarsi"

Erano passate alcune settimane dalla morte di Giovanni Falcone e le mafie, con un atto vile ma anche arrogante, pensarono, ammazzando Borsellino, di bloccare le indagini. (La Repubblica)

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E Paolo Borsellino ne fu degno erede Così il momento clou della cerimonia in ricordo della strage di via D’Amelio si concretizza proprio nel luogo della terribile esplosione. (Il Primato Nazionale)

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha consegnato la cittadinanza onoraria al capo della polizia Lamberto Giannini. "Fuori la mafia dallo Stato" lo slogan ancora una volta urlato per ricordare il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. (Rai News)

Scelte e azioni importanti in direzione, attraverso il ricordo, della costruzione di un futuro libero Libera Crotone unitamente ad Italia Nostra da oltre dieci anni in questo luogo mantengono viva la memoria sulle stragi del 1992. (wesud)

L’illuminazione della città risulta, oggi, non al passo con i tempi, in parte vandalizzata oltre che inquinante dal punto di vista luminoso”, ha dichiarato il sindaco Marcello Manna aggiungendo: “la parte moderna della città di Rende è caratterizzata da una maglia regolare di strade e assi attrezzati che disegnano il territorio con quartieri di alta residenzialità immersi nel verde, varie piazze e spazi di relazione”. (Corriere di Lamezia)

Ribadiamo la riconoscenza per il loro sacrificio in una guerra contro mafie e corruzione che purtroppo non è ancora vinta "La strage di via D'Amelio - osserva ancora il presidente dell'Aula - è un ricordo che brucia in modo particolare nella nostra regione in quanto uno degli agenti della scorta rimasti uccisi, Walter Eddie Cosina, era di Muggia. (Il Friuli)

Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell’abitazione della donna, con circa 100 chilogrammi di tritolo a bordo, è esplosa uccidendo, oltre a Paolo Borsellino, anche i membri della sua scorta (L’unico sopravvissuto è Antonino Vullo). (Qdpnews)