Libia, c’è l’accordo: tregua e stop alle armi. Haftar cede sulla commissione militare

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Nel momento stesso in cui sul terreno si riprenderà con la violenza e con i morti, l’impegno della diplomazia internazionale potrà dirsi ricondotto al punto di partenza.

Per quello che io ricordo - ha aggiunto - lo stato del dialogo è molto migliore di due o tre anni fa».

DALL’INVIATA A BERLINO.

Anche il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha ritenuto di dover intervenire con il ministro degli Esteri emiratino per ribadire la necessità di un cessate il fuoco duraturo. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

Hanno costretto Merkel e i suoi sherpa a fare la spola per strappare l'unica concessione della giornata, un comitato militare dei 5+5 per monitorare la tregua. (Avvenire)

La Merkel ha inoltre riferito che i partecipanti alla Conferenza hanno concordato di non fornire assistenza alle parti in conflitto in Libia per salvaguardare la tregua. Credo che la conferenza di Berlino abbia sostenuto il processo di pace promosso dalle Nazioni Unite", ha dichiarato la Merkel alla conferenza stampa finale. (Sputnik Italia)

Dichiarazione approvata a Berlino Libia, Merkel: "Tutti d'accordo su soluzione politica ed embargo armi" "Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma tutti hanno collaborato in modo costruttivo", dice la cancelliera durante la conferenza stampa finale. (Rai News)

Ad est, il parlamento è eletto dal popolo, che sostiene l'Esercito Nazionale Libico guidato dal maresciallo Khalifa Haftar. Anche il presidente russo Vladimir Putin e il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte parteciperanno alla conferenza. (Sputnik Italia)

La foto di rito tra i partecipanti al vertice di Berlino sulla Libia. VERSO UNA PRESENZA INTERNAZIONALE? Parlando del vertice tedesco l’inviato si è detto ottimista anche sulla possibilità che la «tregua si trasformi in cessate il fuoco». (Lettera43)

Inoltre, l’esercito nazionale libico, ha spiegato ancora il portavoce, segue da vicino i movimenti dei servizi di intelligence turchi per trasferire terroristi dal Mali, dal Ciad e dal Niger. E a riportare il tema all’attenzione di tutti i leader internazionali e, in particolare, del governo italiano, è il portavoce dell’autoproclamato esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar. (Fanpage.it)