Gnassi chiede una campagna da 3 milioni per promuovere la spiaggia romagnola

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Insieme alle operazioni estere avviate e in programma, è il momento anche di un sostegno straordinario per un’epoca straordinaria.

Il presidente di Visit Romagna, Andrea Gnassi, insieme ai rappresentanti degli operatori del turismo, chiede investimenti pubblicitari extra per tre milioni di euro per raccontare al pubblico delle principali reti nazionali, nei momenti di prime time, “la spiaggia più grande e più sicura d’Europa”. (News Rimini)

Se ne è parlato anche su altri media

Diverso il caso di Daniele Belli, del vicino Bagno Casali: "Dobbiamo finire alcuni lavori, però dalla prossima settimana saremo pronti anche noi. La Riviera Romagnola torna in spiaggia, ma non tutti sono pronti alla ripartenza. (Fanpage.it)

Nel primo weekend dopo il lockdown gli italiani sono tornati al mare, per il primo tuffo di stagione o anche solo per prendere il sole e camminare a piedi nudi nella sabbia. Primo esame superato pure nell’Oristanese. (America Oggi)

A poco meno di una settimana dal debutto ufficiale della stagione balneare, quando saranno permessi anche tintarella e tuffi, la voglia di mare sul litorale romano è esplosa. Via libera alla stagione balneare quasi ovunque, da Rimini a Mondello, da Lignano alla Versilia anche se non tutti gli stabilimenti sono riusciti a riaprire in tempo per adeguarsi alle linee guida anti-Covid. (Tiscali.it)

Al Governo, sottolinea il presidente di Visit Romagna, "chiediamo adesso il salto di qualità: la Francia destina 18 miliardi al turismo, la Spagna 12, il Regno Unito 25. Quest’anno c’è sicuramente bisogno di uno scatto altrettanto potente. (Teleromagna24)

"Siamo un po' preoccupati però rispettando le distanze di sicurezza e le altre regole si può fare", spiega una ragazza mentre alcuni fanno notare che nonostante tutto si è ancora lontani dagli affollamenti classici della riviera che si registravano nei weekend soleggiati di maggio. (LaPresse)

E dirò di più: va aumentato di 100 milioni il fondo per le zone rosse. C’è poi un altro tema: il decreto Rilancio riconosce un fondo di 200 milioni a Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza. (il Resto del Carlino)