Molotov al centro vaccinale di Brescia: due arrestati. Perquisizioni anche a Verona

L'Arena INTERNO

Una foto di Pluda, che davanti al Municipio veronese indossa un cartello con lo slogan «Stop dittatura sanitaria», è stata pubblicata sul suo profilo Facebook.

Contestualmente, sono state eseguite perquisizioni nelle province di Brescia e Verona nei confronti di alcune persone rientranti nel circuito relazionale degli indagati.

MANIFESTAZIONE A VERONA.

Nel sito colpito vengono infatti somministrate circa 1000 dosi di vaccino al giorno

Aveva preso parte il 27 febbraio scorso a una manifestazione «no vax» in centro a Verona Paolo Pluda, uno dei due presunti attentatori dell’hub vaccinale di Brescia, arrestato oggi. (L'Arena)

Ne parlano anche altre fonti

L'attentato incendiario, come già detto, è avvenuto il 3 aprile scorso quando i due individui hanno lanciavano due ordigni incendiari del tipo “molotov” che hanno causato dei danni ad uno dei padiglioni del complesso Su Fb scrivevano: "Se vogliamo distruggere il nemico usiamo la stessa arma 'la paura'". (il Dolomiti)

L'uomo inoltre aveva preso parte il 27 febbraio scorso a una manifestazione "no vax" in centro a Verona, dal titolo "Riprendiamoci la nostra vita! Sono state eseguite nelle province di Brescia e Verona delle perquisizioni nei confronti di alcuni conoscenti degli indagati che apparterrebbero allo stesso movimento. (Sky Tg24 )

In particolare, il provvedimento cautelare è il risultato delle indagini condotte dal Dipartimento antiterrorismo della Procura di Brescia e dai Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Brescia, coordinati dal sostituto procuratore Francesco Carlo Milanesi e dall’aggiunto Silvio Bonfigli, sull’attentato al centro vaccinale di via Morelli a Brescia lo scorso 3 aprile, quando due persone si erano rese responsabili del lancio di due molotov che avevano causato danni ad uno dei padiglioni. (Brescia Oggi)

Secondo gli investigatori aderivano alle tesi negazioniste e no vax, con una marcata ostilità nei confronti delle istituzioni in relazione alla gestione della crisi sanitaria in atto. La mattina prima dell’attacco Pluda aveva postato sul proprio profilo Facebook la frase “se vogliamo distruggere il nemico dobbiamo usare la stessa arma “la paura” e la loro paura e’ la nostra unione (Il Riformista)

I due sono accusati di atto di terrorismo con ordigni esplosivi e porto e detenzione di armi da guerra. volta nelle indagini sulle bottiglie molotov lanciate lo scorso 3 aprile sulla struttura che ospita il centro vaccinale anti-Covid e il centro tamponi di via Morelli a Brescia causando danni ad uno dei padiglioni del complesso. (AGI - Agenzia Italia)

Gli inquirenti in quell’occasione avevano parlato di gesto con finalità eversiva Si chiamano Paolo Pluda, 52 anni, di Brescia e Nicola Zanardelli, 51 anni, di Monticelli Brusati (Brescia). (Open)