Per l'ambasciatore ucciso c'è la pista dei guerriglieri del Ruanda

AGI - Agenzia Italia INTERNO

Da parte sua, il World Food Programme ha fatto sapere che la strada su cui viaggiava il mezzo era considerata "sicura".

Unico diplomatico italiano a Kinshasa, l'ambasciatore Attanasio, era nato a Saronno (Varese) nel 1977 ed era entrato in diplomazia nel 2004.

Lo riferisce il ministero dell'Interno congolese nello stesso comunicato in cui accusa i ribelli ruandesi hutu per l'attacco

L'ambasciatore e il militare viaggiavano a bordo di una autovettura di un convoglio della Monusco, la missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo. (AGI - Agenzia Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Lo ha dichiarato del gruppo ribelle che peraltro aveva già negato di aver compiuto un attacco che gli viene comunemente ascritto, quello nell’aprile scorso in cui morino 17 persone tra cui 12 rangers del parco nazionale Virunga. (Gazzetta del Sud)

La necessità resta quella di una forte collaborazione fra autorità e popolo per portare pace e stabilità nelle zone orientali del Congo. "Se non sono i mandanti degli omicidi di ieri e degli altri giorni - conclude -, sono tra i responsabili e quanto meno dovrebbero essere ascoltate come 'persone informate sui fatti'" (Euronews Italiano)

Proprio ieri il Baromètre sécuritaire du Kivu ha pubblicato il nuovo report periodico con la mappatura delle milizie presenti nell’est della Rd Congo, nelle quattro province di Nord Kivu, Sud Kivu, Ituri e Tanganika. (Il Fatto Quotidiano)

Difficilmente si scoprirà cosa si nasconde veramente dietro l’agguato teso al convoglio del World Food Programme. Tutti si impegnano a cercarla, come sempre, di fronte all’assassinio di «servitori dello stato» diventati «eroi». (Il Manifesto)

esteri. Bandiere a mezz'asta anche davanti al Parlamento europeo per la morte in Congo dell'ambasciatore Attanasio, ucciso ieri insieme al carabiniere della scorta e all'autista. (TG La7)

Erano in atto infatti, sulla Boulevard 30 giugno, principale arteria della capitale dell’allora Zaire, violenti scontri a fuoco. La tragica morte di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano in Congo morto questa mattina in un attacco nei confronti di un convoglio delle Nazioni Unite nella città di Goma, nel Congo orientale, ha un precedente nella storia del Paese centrafricano. (Il Riformista)