Il documento - Il Pd di Catanzaro presenta il conto a Graziano: «Candidati scelti per rafforzare obiettivi personali?»

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Il documento. «Preso atto dell'esito delle elezioni regionali - si legge -, concluse con una sconfitta rispetto alle quale è necessaria una doverosa riflessione.

Un documento approvato dall’assemblea cittadina del Partito democratico di Catanzaro punta il dito contro il commissario regionale dem, Stefano Graziano, al quale si imputano le responsabilità che hanno portato al deludente risultato elettorale. (LaC news24)

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È dunque necessario conciliare i tempi di questa importante scadenza con quelli propri del percorso delle primarie, evitando sovrapposizioni E che, rispetto alle iniziali previsioni di una consultazione a gennaio, prova ad anticipare i tempi. (LuccaInDiretta)

«Per me si chiude un percorso che mi ha portato a essere un punto di riferimento per la coalizione di centrosinistra in questa campagna elettorale. Per coerenza presento le mie irrevocabili dimissioni che politicamente ritengo doverose». (Il Piccolo)

Il Pd di Catanzaro è un “ground zero” che prova a risorgere dopo il voto del 3 e 4 ottobre che ha ulteriormente aumentato le macerie di un partito che da tempo non ha una rappresentanza nel Consiglio comunale e ora non ha una rappresentanza nemmeno in Consiglio regionale. (Corriere della Calabria)

Tant’è che subito dopo il voto, dimettendosi da Segretario di Federazione, egli stesso confermava che la sua candidatura non era stata ‘né cercata, né voluta e di cui avrebbe fatto volentieri a meno’. (CatanzaroInforma)

L’obiettivo, alla luce della vittoria a Caltagirone dell’alleanza Pd-M5s è adesso quella di ripetere l’operazione a Catania con un candidato autorevole. Ma la questione Catania e le possibili alleanze in vista delle amministrative stanno già alimentando il dibattito anche in seno al centro sinistra. (La Sicilia)

Se i ballottaggi confermeranno la marginalità del voto grillino, la spinta per rompere l’intesa sarà fortissima e guidata da Virginia Raggi La sindaca grillina uscente, Chiara Appendino, non ha nascosto la sua avversione al capogruppo del Pd, ora in corsa per la fascia di sindaco. (ilmessaggero.it)