AstraZeneca e trombosi, il nesso c'è: nuove indagini Ema

Tuttosport INTERNO

A confermarlo il responsabile vaccini Marco Cavaleri che a Il Messaggero ha dichiarato: "C’è un’associazione con il vaccino.

Continua a far discutere il vaccino AstraZeneca contro il Covid-19.

A quanto pare ci sarebbe davvero una correlazione tra AstraZeneca e trombosi.

Non dimenticando che “anche le giovani donne finiscono in terapia intensiva per Covid

Le giovani donne, ad esempio, “spesso protagoniste dei casi di trombosi, patiscono meno l’effetto del Covid, dovremo valutare dunque il rapporto rischi-benefici per loro“. (Tuttosport)

La notizia riportata su altri giornali

Le ultime indagini scientifiche sembrano infatti avere evidenziato un nesso tra l’inoculazione del vaccino e i rarissimi casi di trombosi, soprattutto su donne di età inferiore ai 60 anni. Il Regno Unito – che non dipende da Ema dopo la Brexit – tre giorni fa ha confermato di avere verificato 30 casi di coaguli del sangue su un totale di 18 milioni di iniezioni. (QuiFinanza)

Inizia oggi la plenaria del Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (Prac) dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, su AstraZeneca. Allo studio c’è il presunto legame tra il vaccino e i casi di trombosi registrati nelle ultime settimane. (Open)

Se confermata, l’osservazione potrebbe guidare la diagnosi e la terapia di questi, pur molto rari, eventi avversi. Per ora l’analisi condotta da Ema sul vaccino Oxford AstraZeneca ha rassicurato sul fatto che non causi un aumento della frequenza di tromboembolia, aspettiamo ulteriori analisi. (InSanitas.it)

Dunque servirà un lavoro molto meticoloso per capire se il rapporto rischi benefici è a favore del vaccino per tutte le età" "Stiamo cercando di avere il quadro preciso di cosa succede, di definire nel dettaglio questa sindrome dovuta al vaccino". (Rai News)

Lo ha affermato a Radio 24 il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, precisando tuttavia che "questo è successo anche per tanti altri famaci" e che nel caso di AstraZeneca il vaccino è stato utilizzato "in un numero estremamente alto di soggetti, mentre gli eventi trombotici rari segnalati sono pochissimi". (Primocanale)

Anche l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) che si riunisce oggi fino a venerdì è ormai incline a riconoscere che il problema è legato al vaccino di AstraZeneca. Questo spiegherebbe perché le donne sono più rappresentate (soffrono di più di problemi auto-immuni) ma non perché non ci sono casi fra gli anziani. (La Repubblica)