Djokovic e l'ossessione del naturale: così ha sbagliato l'ultima mossa

La Stampa ESTERI

Djokovic è brillante, è attento, è preparato, se così non fosse non sarebbe riuscito a rincorrere e acchiappare due fuoriclasse assoluti del tennis come Federer e Nadal.

Un conto è vincere 20 slam, impresa già fuori portata per un atleta di grande livello, un altro è farlo mentre in teoria non hai lo spazio per riuscirci, mentre il campo è occupato da due che sbranano ogni punto, ogni torneo e si sono già divisi tutto quello che conta nel tuo sport

Quando la convinzione prende il sopravvento sulla ragione gli errori sono facili, anche per un uomo intelligente come Novak Djokovic (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Un traguardo che, dopo Rod Laver nel 1969, è sfuggito a tutti i più grandi. Paradossalmente, però, quella sconfitta ha permesso al sempre molto discusso Djokovic di conseguire un risultato che – per lui - sembrava ancora più difficile: essere finalmente amato dal grande pubblico, che quella sera gli tributò un’ovazione che lo commosse. (Corriere della Sera)

Cosa ne pensano gli sponsor delle dichiarazioni del tennista? Forse i brand sono imbavagliati da contratti pieni di penali?”, si chiede Pirrone (IlNapolista)

Più che nella sezione “sport”, una volta ancora il nome di Novak Djokovic è comparso in quella relativa alla cronaca. Un supersportivo dovrebbe poter unire facilmente o, al massimo, far chiacchierare i tifosi che appartengono a una o all’altra “fazione”. (Ticinonline)

Il problema è che ne esce male il tennis da questa situazione. Paolo Bertolucci, ex tennista, è intervenuto a Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show. (AreaNapoli.it)

Prima ancora che il Djokovic non vaccinato è stato espulso dal governo australiano il Djokovic ambasciatore e manifesto della astuzia No Vax Bugie neanche tanto elaborate o mascherate o confezionate per non essere scoperte, Djokovic era certo se le sarebbero bevute perché se le volevano bere. (Blitz quotidiano)

Sancendo la sua sconfitta nella sfida che Djokovic avrebbe voluto vincere: quella della credibilità dell’uomo Novak Mentre in realtà erano tentativi, anche goffi di farsi notare, e quindi apprezzare ed accettare, e alla fin fine di farsi amare dal mondo. (ilmessaggero.it)