La richiesta hard del prete: “Voglio un video dove si vede…”

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L’uomo di 63 anni, originario di Caltavuturo, si trova in carcere a Spoleto, mentre la madre del ragazzo è agli arresti domiciliari.

L’ordinanza di custodia cautelare è firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Fabio Pilato.

– “Mandamene uno dove si vede il tuo volto mentre godi… che mi piace molto…”, diceva il prete arrestato per prostituzione minorile aggravata ad un ragazzo di 17 anni. (Livesicilia.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il sacerdote, 63 anni, originario di Caltavuturo, esercita il suo ministero a San Feliciano Magione, un piccolo borgo in provincia di Perugia. Il prete avrebbe adescato altri minorenni (Livesicilia.it)

Secondo le prime informazioni raccolte dall’archidiocesi, che al momento non ha ricevuto comunicazioni ufficiali da parte dell’autorità giudiziaria, don Vincenzo Esposito è accusato di prostituzione minorile». (umbriaON)

Un prete e una donna di Termini Imerese (Pa) sono stati arrestati dai carabinieri. Secondo le indagini, la madre, 51 anni, avrebbe acconsentito dietro pagamento che il figlio in chat avesse rapporti sessuali virtuali con il sacerdote. (Diretta Sicilia )

Secondo le prime informazioni raccolte dall’archidiocesi, che al momento non ha ricevuto comunicazioni ufficiali da parte dell’autorità giudiziaria, don Vincenzo Esposito è accusato di prostituzione minorile». (umbriaON)

Secondo quanto accertato dagli investigatori, sotto il coordinamento della Procura di Palermo, le videochiamate a sfondo sessuale sarebbero diverse e coinvolgerebbero altri bambini o ragazzini. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza del gip di Palermo nei confronti di un prete di 63 anni, che esercita il ministero nel Perugino ma è originario della provincia di Palermo, e una donna di 51 anni per favoreggiamento della prostituzione minorile. (Today.it)

Il sacerdote, 63 anni, originario di Caltavuturo, esercita il suo ministero a San Feliciano Magione, un piccolo borgo in provincia di Perugia. In cambio di piccole somme di denaro, il sacerdote avrebbe ottenuto dalla madre il permesso di compiere atti sessuali, seppure a distanza, in chat con il figlio e avrebbe scambiato materiale pornografico tramite i social network. (Risoluto)