Schlein: il mio nome sul simbolo sarebbe stato divisivo

Schlein: il mio nome sul simbolo sarebbe stato divisivo
Agenzia askanews INTERNO

Roma, 24 apr. – “Credo che sia positivo che siamo l’unico partito che discute in chiaro: non c’è qualcuno che si chiude in una stanza e decide. Io ho ascoltato il dibattito di questi mesi sulla mia candidatura, ho ascoltato quello sulla proposta del simbolo. E mi è sembrato che il modo migliore per rafforzare questa squadra e spingere il partito più in alto fosse quello di correre anche io, mentre l’altra proposta mi è parsa divisiva e l’ho accantonata. (Agenzia askanews)

Su altre fonti

E ora che Schlein ha rinunciato, ritirandolo, Lucia Annunziata, capolista del Pd al Sud alle prossime europee, dice da piazza Plebisicito, a Napoli, dove partecipa alla manifestazione della Uil contro le morti sul lavoro: “Ho dichiarato pubblicamente che non era il caso - spiega - ma non … (La Repubblica)

Imperdibile intervista alla Schelin by Mieli: non si capisce molto, se non che le liste sono meravigliose. Il suo linguaggio è lo stesso di un romanzo della Valerio… Fassino, per il Fatto, si sarebbe fregato un profumo al duty free di Fiumicino. (Nicola Porro)

Il dibattito sui “tagli” alla sanità va avanti ormai da mesi, con dichiarazioni scorrette e fuorvianti fatte sia da sia da (Pagella Politica)

L’intervista alla Schlein pare un romanzo della Valerio: non si capisce un corno

Elly Schlein, non ha più messo il suo nome nel simbolo: colpa delle correnti? «Noi abbiamo approvato in Direzione delle liste meravigliose perché sono aperte a personalità della società civile che per la loro competenza rappresentano le battaglie per l’Europa che vogliamo e nel contempo tengono insieme le migliori energie del partito. (Corriere della Sera)

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sostiene la candidatura di Cecilia Strada da indipendente per il Pd alle prossime elezioni europee. "La sostengo perché Cecilia porta tante cose ma soprattutto una storia vera, di impegno non improvvisato e lungo - ha spiegato a margine dell'evento di lancio della campagna elettorale -. (Il Messaggero Veneto)

Calzona s’è fermato ad Empoli, anche. Un’altra figuraccia degli apatici. E già, perché la diagnosi della terza guida è proprio questa: gli azzurri sono affetti da apatia, che è l’incapacità prolungata o abituale di partecipazione o di interesse, sul piano affettivo o anche intellettivo. (Terzo Tempo Napoli)