Pronti a compiere un attentato in Italia, fermati due giovani jihadisti

Corriere della Calabria INTERNO

Nei confronti dell’uomo il Gip ha disposto la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico.

I due sono stati indagati per associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, arruolamento ed addestramento con finalità di terrorismo anche internazionale.

Il gip del Tribunale di Rovereto, il 18 giugno, ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti del solo uomo. (Corriere della Calabria)

Ne parlano anche altri giornali

Nei confronti del terrorismo islamista non si deve mai abbassare la guardia, nemmeno quando le notizie a riguardo ci sembrano distanti e lontane. (clicca qui per vedere il video del loro addestramento). (la VOCE del TRENTINO)

Ma, dietro quell’apparente normalità, marito e moglie avrebbero nascosto ben altro: un percorso di radicalizzazione jihadista domestica che avrebbe dovuto sfociare in un attentato nella città del Concilio. (LAPRESSE)

La giovane moglie è indagata a piede libero. “Una miscela che – ha precisato il comandante del Ros, il generale Pasquale Angelosanto – che è paragonabile a circa 280-300 grammi di tritolo. (RadioSienaTv)

Non pare che ci fosse un pericolo imminente, anche se il marito, perito chimico, aveva accesso a sostanze idonee alla fabbricazione di esplosivi (la Repubblica)

Nel corso dell’operazione, sono state eseguite alcune perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale informatico e prodotti chimici – precursori per la fabbricazione di ordigni esplosivi – consegnati al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche per gli accertamenti tecnici Secondo i piani criminosi, dopo aver commesso l’attentato, i due si sarebbero dovuti recare in Africa per unirsi alla predetta organizzazione terroristica. (il Fatto Nisseno)

''Scandaloso che i due terroristi siano già liberi e uno solo ai domiciliari. I due infatti, sono stati fermati in una straordinaria operazione dai Carabinieri del Ros, ma solo uno dei due è agli arresti domiciliari, l’altra è tornata tranquillamente in libertà". (il Dolomiti)