Eni, tutti i passi avanti con Cfs sulla fusione magnetica

Startmag Web magazine ECONOMIA

LA FUSIONE MAGNETICA. La tecnologia oggetto del test è di particolare rilevanza nel quadro della ricerca sulla fusione a confinamento magnetico poiché rappresenta un passo importante per creare le condizioni di fusione controllata, e questo rende possibile il suo impiego in futuri impianti dimostrativi.

L’IMPEGNO DELLA SOCIETÀ. Eni è impegnata da tempo in questo ambito di ricerca e nel 2018 ha acquisito una quota del capitale di CFS per sviluppare il primo impianto che produrrà energia grazie alla fusione. (Startmag Web magazine)

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Eni ha identificato nella fusione a confinamento magnetico una delle strade più promettenti ed ha pertanto iniziato ad investire in questa direzione. Eni ha annunciato un importante traguardo nella ricerca per la produzione di energia pulita. (Punto Informatico)

Abbiamo dimostrato che è possibile generare un campo magnetico più elevato possibile e in grado di contenere il plasma che un domani genererà l’energia dal processo di fusione. Il prossimo step, nel 2025, prevede la realizzazione di Sparc, un primo impianto sperimentale a produzione netta di energia e successivamente quella del primo impianto di taglio industriale, Arc» (Il Sole 24 ORE)

Ambiente e decarbonizzazione. L’energia prodotta dal processo di fusione è virtualmente infinita, sicura e a zero emissioni di gas climalteranti e di inquinanti. (AGI - Agenzia Italia)

“Lo sviluppo di tecnologie innovative è uno dei pilastri su cui poggia la strategia di Eni volta al completo abbattimento delle emissioni di processi industriali e prodotti, nonché la chiave per una transizione energetica equa e di successo – ha commentato l’AD Claudio Descalzi – Per Eni, la fusione a confinamento magnetico occupa un ruolo centrale nella ricerca tecnologica finalizzata al percorso di decarbonizzazione, in quanto potrà consentire all’umanità di disporre di grandi quantità di energia prodotta in modo sicuro, pulito e virtualmente inesauribile e senza alcuna emissione di gas serra, cambiando per sempre il paradigma della generazione di energia e contribuendo a una svolta epocale nella direzione del progresso umano e della qualità della vita”. (QuiFinanza)

Ad annunciare il successo del test condotto da Cfs (spun out del Mit, ndr) anche Eni: nel 2018, la multinazionale di San Donato Milanese annunciò infatti la sottoscrizione dell’accordo con cui acquisiva una rilevante quota del capitale di Cfs. (Wired.it)

Un annuncio storico quello fatto oggi da Eni che con la CFS (Commonwealth Fusion Systems), società spin-out del Massachusetts Institute of Technology di cui l’azienda italiana è il maggiore azionista, ha condotto con successo il primo test al mondo del magnete con tecnologia superconduttiva HTS (HighTemperature Superconductors) che assicurerà il confinamento del plasma nel processo di fusione magnetica. (Sputnik Italia)