Il cimitero di Camogli frana in mare: duecento bare finiscono in acqua

Il Gazzettino INTERNO

Lo ha detto l'assessore alla protezione civile regionale Giacomo Giampedrone che sta effettuando il sopralluogo sulla zona del crollo

La Capitaneria di porto sta collocando delle panne nello specchio di mare dove si sono riversati i materiali rocciosi e i feretri.

APPROFONDIMENTI CRONACA Frana il cimitero di Camogli: duecento bare finiscono in mare. Tino Revello, assessore ai Lavori Pubblici del comune di Camogli, ha spiegato all'Ansa che la zona era sotto osservazione da tempo ed erano in corso lavori per il consolidamento della falesia rocciosa sotto al cimitero: «l'area era stata anche transennata perché negli ultimi giorni si erano uditi strani scricchiolii». (Il Gazzettino)

Ne parlano anche altri media

Nelle immagini pervenute si può vedere una scena macabra dove diverse bare galleggiano sull’acqua dopo essere scivolate in mare. Si sta pianificando la strategia per il recupero delle bare finite in mare e quelle rimaste in bilico. (ilGiornale.it)

Le riprese amatoriali, pubblicate sulla pagina Facebook del LIMET mostrano l’improvviso crollo di una porzione di cimitero, situata sul tratto di falesia collassato. (InMeteo)

Altre sono invece rimaste incastrate sugli scogli e tra la terra portata dalla frana e il loro recupero è al momento difficoltoso. Una frana ha interessato nel pomeriggio il cimitero di Camogli, in provincia di Genova. (Il Fatto Quotidiano)

Le riprese amatoriali, pubblicate sulla pagina Facebook del LIMET mostrano l’improvviso crollo di una porzione di cimitero, situata sul tratto di falesia collassato. (InMeteo)

Intanto le bare sono state trasportate dalla corrente nel porticciolo dove i sommozzatori sono al lavoro Proprio sotto al cimitero, da tempo si stava lavorando alla messa in sicurezza della falesia sottostante, già messa a dura prova dal maltempo e dalla mareggiata avvenuta nell'ottobre 2018. (Primocanale)

Duecento bare in mare a Camogli, provincia di Genova. Quindi l’ipotesi è che «la mareggiata abbia scavato circa 50 metri verso l’interno» (Il Messaggero)