Fmi: balzo record del debito globale per battere il Covid

Il Sole 24 ORE INTERNO

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Il debito pubblico: alto e per lungo tempo. Dopo il balzo del 2020, il debito pubblico in rapporto al Pil si è stabilizzato nel 2021, grazie soprattutto alla ripresa economica.

Resterà, però, su livelli superiori a quelli previsti prima della pandemia, attestandosi poco sotto il 100 per cento

La maggior parte dei 16.900 miliardi di dollari di misure annunciate per combattere la pandemia scadranno quest’anno. (Il Sole 24 ORE)

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Cresce invece più delle attese la Francia nel 2021, quando il Pil segnerà un +6,3% (+0,5 punti). Nel 2022 la crescita è invece attesa rallentare a +3,9% (-0,3 punti) (La Stampa)

Per questo il Fondo ha rivisto lievemente al ribasso l’outlook sulla crescita del Pil globale dal +6% previsto a luglio al +5,9%. Nel suo World Economic Outlook per l’Italia stima una crescita del 5,8% nel 2021, seguita da un +4,2% nel 2022. (Il Fatto Quotidiano)

“Rispetto alla nostra previsione di luglio, la proiezione di crescita globale per il 2021 è stata rivista marginalmente al 5,9% [un decimale in meno, Ndr. Rispetto alle previsioni del Fondo fornite lo scorso luglio, il Pil italiano passa dal +4,9% al 5,8%, mentre per l’Eurozona le stime per la crescita nel 2021 sono salite dal 4,6 al 5%. (Wall Street Italia)

Quota 100, infatti, è in scadenza e non sarà rinnovata perchè ritenuta troppo gravosa per i conti pubblici. Il Fmi mette nel mirino il nostro sistema delle pensioni mentre in Italia si ragiona sul dopo Quota 100 in scadenza a breve. (Consumatore.com)

Debito pubblico. Spiega l’Ansa che il Fmi prevede anche che il debito pubblico italiano calerà nel 2021 al 154,8% del pil rispetto al 155,8% del 2020 superare la crisi pandemica. Pil in aumento, debito pubblico in calo, resta il nodo disoccupazione. (TIMgate)

Più in dettaglio, il debito pubblico ha raggiunto un livello di 88mila miliardi di dollari, avvicinandosi al 100% del PIL mondiale, ma dovrebbe tornare a scendere nel 2021 e 2022, grazie alla crescita più forte, attestandosi al 97% del PIL. (ilmessaggero.it)