Cartelle, Irap, avvisi bonari: come potrebbero cambiare le scadenze del 30 novembre

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Nuove scadenze che se arriveranno saranno rese note dal Governo con un canonico «comunicato legge» visto che le nuove disposizioni entreranno in vigore solo dopo la scadenza del 30 novembre.

Uno scoglio difficilmente superabile se si pensa che oltre il 77% degli adempimenti in scadenza il 30 novembre riguarda versamenti di tasse e imposta, tra cui gli acconti di Irpef, Ires e Irap e il pagamento dell’imposta di bollo in unica soluzione sulle fatture elettroniche messe nel terzo trimestre. (Il Sole 24 ORE)

Su altri media

Le stime della Cgia di Mestre: “Entro martedì, in buona sostanza, lo Stato incasserà un importo che sfiora la dimensione economica che caratterizzerà la prossima manovra di bilancio che, ricordiamo, ammonta a circa 30 miliardi”. (News Mondo)

A questo si aggiunge “uno spostamento anche dei termini per poter pagare le cartelle che sono state mandate fra settembre e dicembre Infine, entro Natale dovranno liquidare anche le tredicesime ai propri dipendenti. (QuiFinanza)

La possibilità di diluire i pagamenti delle cartelle è stata chiesta da tutte le forze di maggioranza e tradotta in una lunga serie di emendamenti al decreto fiscale collegato alla manovra in discussione al Senato. (Il Messaggero)

Infatti chi ha aderito al regime agevolato della cedolare secca paga l'imposta sostituitiva nelle stesse scadenze dell'Irpef. Autore: Redazione. Il 30 novembre è una data in rosso nel calendario delle scadenze fiscali. (idealista.it/news)

Quali speranze ci sono di pagare più avanti e non entro i prossimi dieci giorni? Dopo alcuni rinvii, il 30 novembre è la data individuata dal Decreto Fiscale (n. 146 del 2021) come deadline per versare le rate 2020 e quelle 2021 della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio. (Corriere della Sera)

Come ricorda la Cgia di Mestre, se qualcuno non rispetta la scadenza di pagamento prevista per martedì 30 novembre, cosa gli accade ? Entro il 16 dicembre, infatti, le aziende dovranno versare i contributi previdenziali e assistenziali e le ritenute Irpef dei propri dipendenti e collaboratori. (Wall Street Italia)