No Tav, scontri con la polizia al cantiere di San Didero

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Critiche e parole di condanna da parte di quasi tutte le forze politiche, da Fratelli d’Italia, alla Lega al Pd.

Dal gruppo sono partite poi pietre e petardi verso le forze dell’ordine, che hanno risposto con idranti e lacrimogeni.

Un gruppo di manifestanti ha assaltato il cantiere a San Didero, provando a rimuovere parte del filo spinato che lo circonda.

Dall’altra parte la replica di Alberto Perino, storico leader No Tav: “Non c’è stata alcuna violenza, c’è stato un banalissimo assedio del cantiere

Si è subito allargata al campo politico la polemica per gli scontri di sabato 30 luglio in Val Susa, al termine del corteo No Tav organizzato nell’ambito del Festival Alta Felicità. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

"Chiediamo a gran voce – dicono i sindacalisti - un distacco chiaro ed inequivocabile da parte delle istituzioni nei confronti di questi criminali dei quali si conoscono da tempo l’identità ed i centri sociali di appartenenza. (TorinOggi.it)

La nostra solidarietà va alle forze dell’ordine Le azioni dei manifestanti si sono concretizzate contro il cantiere San Didero e le forze di Polizia che lo presidiavano. (Secolo d'Italia)

No Tav, pioggia di denunce in arrivo caccia ai manifestanti incappucciati di Sarah Martinenghi. (ansa). La Digos sta visionando i filmati per scovare i violenti. (La Repubblica)

Tutto è accaduto al termine del corteo da Venaus a San Didero, annunciato come una marcia pacifica verso «il cantiere della vergogna». Tutto come gli anni scorsi nella seconda giornata del Festival Alta Felicità, appuntamento ormai tradizionale del movimento No Tav, in val di Susa. (La Stampa)

Gli investigatori della Digos della polizia sono al lavoro per identificare, attraverso i filmati, il gruppo di incappucciati che l’altro pomeriggio per alcune ore ha lanciato di tutto contro le forze dell’ordine, dopo il corteo No Tav in Val di Susa, organizzato nell’ambito del Festival Alta Felicità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il caro materie prime costringe alla revoca del bando di Diego Longhin. A San Didero la Sitaf deve costruire il nuovo autoporto. Un’infrastruttura da 47 milioni di euro che per ora rimane sulla carta (La Repubblica)