Microchip Ferrari: le scelte di Vigna

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L’obiettivo, secondo quanto detto da Vigna, è l’agilità: ma sembra anche che il decentramento delle responsabilità sia un elemento importante.

“La Ferrari allarga il management team che affianca l’ad Benedetto Vigna, valorizzando alcune figure interne e pescando poi dal produttore di microchip Stm, da cui è arrivato lo stesso Vigna, e allargando da 12 a 15 le funzioni che riportano all’ad.

“Benedetto Vigna, amministratore delegato fortissimamente voluto a Maranello dal presidente John Elkann dopo le misteriose dimissioni di Camilleri, sta dando la sua impronta alla struttura della azienda simbolo dell’italianità. (FormulaPassion.it)

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Un altro innovatore, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, ha stilato un piano per raddoppiare le estrazioni di gas in Italia, e tentare di contenere così il caro bollette. (Il Sole 24 ORE)

Ferrari afferma che la nuova struttura organizzativa "stimolerà ulteriormente l'innovazione, ottimizzerà i processi e accrescerà la collaborazione, interna e con i partner" A completare il pacchetto di figure tecniche è stata promossa Silvia Gabrielli, nominata chief digital & data officer, che ora riporterà direttamente a Vigna. (Italiaracing.net)

Ferrari "pesca" in STMicroelectronics. Vigna il cui passato è stato in STMicroelectronics, azienda dalla quale arrivano due figure importanti, perché si inseriscono nelle funzioni Ricerca e Sviluppo, con la nomina di Ernesto Lasalandra, responsabile dell'Ufficio Ricerca e Sviluppo, e nella funzione Acquisti e Qualità, affidata a Angelo Pesci. (Auto.it)

"La nuova struttura organizzativa stimolerà ulteriormente l'innovazione, ottimizzerà i processi e accrescerà la collaborazione, interna e con i partner, ampliando il leadership team attraverso la promozione dei talenti interni e l'inserimento strategico di alcune competenze. (Automoto.it)