Gas, il vicepresidente Ue Tiemmermans: “La decisione di Eni viola le sanzioni”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Bruxelles continua a giocare con le parole verosimilmente per dissimulare il via libera all’adesione del meccanismo chiesto da Mosca.

Oggi Gasum ha diffuso un comunicato in cui spiega che l’afflusso di gas naturale dalla Russia alla Finlandia potrebbe essere interrotto venerdì o al massimo sabato

A dichiarare che non aderirà alle richieste russe è stata ieri la principale azienda finlandese del gas, la Gasum. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

SocGen diventa così la prima, tra le tre banche dell'Europa occidentale più esposte in Russia, ad abbandonare il paese. Quest'ultima ha ricevuto diverse offerte, finora però rifiutate, per la sua filiale locale, tra cui una proprio da Interros Capital (Milano Finanza)

Gli istituti in questione non hanno emesso alcuna comunicazione in merito da allora, secondo quanto hanno spiegato i clienti a Reuters. Considerando i primi quattro mesi dell'anno, il Giappone ha registrato un disavanzo commerciale di 4. (Milano Finanza)

"Con il meccanismo imposto dalla Russia, le compagnie importatrici non solo corrono un rischio sotto il profilo del pagamento - ha spiegato ancora von der Leyen - ma rischiano di violare le sanzioni imposte dall’Ue alla Russia in seguito all’aggressione militare contro l’Ucraina". (Adnkronos)

I due conti K, uno in euro e uno in rubli, sottolinea Eni, rappresentano comunque una «pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere. Eni ha avviato le procedure per aprire i conti K presso Gazprombank, come richiesto da Gazprom Export per i pagamenti del gas secondo le nuove regole imposte dal Cremlino. (Milano Finanza)

Il Borussia Monchengladbach è pronto a richiamare in panchina Lucien Favre. Le annate di Favre col Borussia Monchengladbach sono state ottime, infatti si è piazzato per ben due volte nella top 4 della Bundesliga. (Calcio In Pillole)

Al Consiglio Affari Esteri l’Ungheria ha confermato il suo veto alle nuove misure contro il Cremlino, che prevedono tra l’altro il divieto di importazione di petrolio dalla Russia a partire dal 2023. Il veto ungherese riporta al centro del dibattito il tema dell’unanimità sulle decisioni dell’Unione (Sardegna Reporter)