No al cessate il fuoco. Libia senza pace. Haftar non si ferma "finché c'è Erdogan"

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Haftar, dopo aver chiesto una notte di tempo per meditare sul testo ha ritenuto che il documento ignorasse «molte richieste dell'esercito nazionale libico».

Il Parlamento turco aveva votato il 2 gennaio una legge per inviare truppe in Libia a sostegno del governo di Tripoli, ormai assediato da Haftar.

A Tripoli ha sede il governo di al Serraj e a Tobruk quello di Haftar.

La Libia ricca di petrolio è stata devastata dai conflitti dall'insurrezione del 2011 che ha rovesciato il leader Muammar Gheddafi (ilGiornale.it)

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Tra i punti dell’intesa nel piano di mediazione proposto da Russia e Turchia c’era il ritiro delle forze di Haftar da Tripoli. Il generale avrebbe anche chiesto un monitoraggio internazionale del cessate il fuoco senza la partecipazione della Turchia e chiesto il ritiro immediato dei mercenari «arrivati dalla Siria e dalla Turchia». (Corriere della Sera)

Khalifa Haftar ha lasciato la Russia senza firmare l'accordo di cessate il fuoco con il governo di accordo nazionale (GNA) guidato da Fayez al-Serraj. «Se Haftar continua così, la conferenza di Berlino non avrà senso», ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, dopo che il generale libico ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo. (Il Messaggero)

Lasciata Mosca nella notte, Haftar si sarebbe recato in Giordania per una serie di incontri. Ieri Haftar aveva chiesto tempo fino a stamattina per decidere, mentre Fayez al-Serraj aveva firmato. (Adnkronos)

Settantasei anni, originario di Agedabia, in Cirenaica, Khalifa Haftar ha alle spalle una vita da grande stratega militare. Benché legittimato dall’Onu, il governo non è riconosciuto in tutta la Libia, in particolare nella Cirenaica che risponde ad Haftar. (Sky Tg24 )

LA CONFERENZA DI BERLINO SULLA LIBIA È A RISCHIO. A questo punto la conferenza di Berlino sulla Libia, in programma per domenica 19 gennaio 2020, è a rischio. Prima ha detto di sì, ma poi ha lasciato Mosca, è scappato. (Lettera43)

Alcuni sono già stati dispiegati in Libia, mentre altri sono ancora impegnati nell’addestramento in una struttura militare nel sud della Turchia. Arrivi che, sul fronte di Haftar, spingono il presidente del Parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, a chiedere ai Paesi arabi di contrastare “l’invasione turca della Libia”. (Il Fatto Quotidiano)