Dimissioni di Raul Castro. Le incredibili fake news del Tg 2 contro Cuba

L'AntiDiplomatico ESTERI

di Lenny Bottai. Ieri sera il TG2 ha toccato veramente il fondo, e credo che tutti, ambasciata cubana in primis, insieme dobbiamo iniziare a chieder conto delle meschine fandonie riversate su Cuba.

Si parlava della "dinastia Castro" che comanda l'isola da tempo, arricchendosi e relegando la popolazione alla fame.

Siccome questi signori godono dei nostri soldi, grazie al canone che gli sborsiamo per imposizione, io rivendico che non voglio che i miei soldi vadano a questa TV spazzatura

In un servizio sulle dimissioni di Raul Castro da segretario del PCC, si sono dette le peggiori infamie e porcherie inascoltabili, figlie della disinformazione e della delazione più schifosa. (L'AntiDiplomatico)

Ne parlano anche altre fonti

Finisce così la dinastia dei Castro a Cuba. E ora, per la prima volta alla guida dell’isola e del partito non ci sarà un Castro. (Business Insider Italia)

ome previsto, Miguel Diaz-Canel prende ufficialmente il posto di Raul Castro come leader di Cuba. "Diaz-Canel è stato eletto primo segretario del Comitato centrale del partito comunista di Cuba in occasione dell'ottavo congresso del PCC", ha annunciato il partito su Twitter. (AGI - Agenzia Italia)

Il grande capitale nordamericano iniziò la Seconda guerra mondiale già con un preciso disegno imperiale con il quale portò a termine la completa compenetrazione tra potere politico e potere economico. Oggi, Cuba produce 8 degli 11 vaccini necessari al contesto nazionale e li esporta a oltre 30 nazioni (L'AntiDiplomatico)

Castro ha dichiarato di avere la «soddisfazione di affidare la guida del Paese a un gruppo di leader preparati, rafforzati da decenni di esperienza nel passaggio dalla base alle alte responsabilità, impegnati nell'etica della rivoluzione, identificati con la. (Il Mattino)

Uscito Raúl, al vertice del Pc, partito único e «forza dirigente» del paese, non vi è alcun rappresentante della famiglia Castro. E’ Miguel Díaz-Canel il nuovo volto del potere a Cuba. (Il Manifesto)

Si compie così l’ultimo gesto di una svolta che proietta l’isola in un futuro ancora pieno di incertezze ma anche di speranze. Cuba vive un momento di durissima crisi economica, con lunghe file davanti ai negozi per i beni di prima necessità e il razionamento deciso dal governo per fronteggiare la grave penuria di prodotti alimentari (la Repubblica)