Green pass e restrizioni: cosa ci dice la rivolta di Bruxelles

Il Primato Nazionale INTERNO

Neppure i controllori sanno realmente come controllare, provano a farlo alla cieca, in preda a un vortice scomposto e asfissiante

Da Roma a Rotterdam, passando per Bruxelles, Zurigo, Vienna e Zagabria.

Migliaia di persone sono scese in piazza per contestare le restrizioni annunciate dalle autorità nazionali per contenere il progressivo diffondersi dei contagi.

Roma, 22 nov – Un fine settimana di manifestazioni in tutta Europa contro il green pass e le restrizioni anti Covid. (Il Primato Nazionale)

Se ne è parlato anche su altri media

(LaPresse) – “Le manifestazioni pacifiche sono un diritto fondamentale in tutti i paesi democratici. Così la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant, ha commentato le manifestazioni violente che si sono verificate in diversi Stati europei (LaPresse)

Contenuto esterno. La notte tra domenica e lunedì è stata caratterizzata da proteste contro le nuove misure anti-Covid in Belgio, dove 44 manfestanti sono stati fermati dopo violenti scontri con le forze dell'ordine. (tvsvizzera.it)

Il primo ministro belga Alexander De Croo definisce “inaccettabili” le violenze scoppiate durante la protesta di domenica 21 novembre a Bruxelles contro le restrizioni anti-Covid: “Siamo un Paese libero e tutti hanno il diritto di manifestare. (Il Fatto Quotidiano)

Scontri a Bruxelles tra polizia e manifestanti, che in migliaia protestavano contro le restrizioni anti-Covid. Il Belgio, uno dei Paesi più duramente colpiti dalla nuova ondata dell’epidemia, ha esteso i permessi per lavorare da casa e inasprito le misure contro i non vaccinati (Metropolitan Magazine )

«Voglio cominciare a ringraziare il lavoro della polizia e dare il mio sostegno ai poliziotti feriti, la violenza non può essere accettabile. Il premier belga ha poi chiesto unità e rispetto delle regole (laRegione)

C’è il diritto di manifestare ma se una manifestazione termina con un’ondata di violenza allora è inaccettabile, soprattutto se è orientata verso la polizia”. La Commissione europea ha sempre detto che non c’è posto per la violenza in Europa”, ha detto da Bruxelles Dana Spinant. (Ticinonews.ch)