Ucraina, in ritardo prima nave con cereali partita da Odessa

Tiscali Notizie ESTERI

- ROMA, 07 AGO - La prima nave carica di cereali a lasciare un porto ucraino in base a un accordo negoziato il mese scorso non arriverà in Libano oggi come previsto.

I dati di spedizione su MarineTraffic.com hanno mostrato il Razoni al largo delle coste turche questa mattina.

La scorsa settimana i ministri dei trasporti, dell'agricoltura e dell'economia libanesi hanno detto di non sapere chi stesse acquistando il grano a bordo della Razoni

Ma oggi l'ambasciata ucraina in Libano ha detto che la nave "stava subendo un ritardo" e "non arrivava oggi", senza fornire dettagli su una nuova data di arrivo o sulla causa del ritardo. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altre testate

Lo ha affermato l'ambasciata ucraina in Libano, citata dal sito della Reuters. La prima nave carica di cereali a lasciare un porto ucraino in base a un accordo negoziato il mese scorso non arriverà in Libano oggi come previsto. (La Sicilia)

Il presidente ucraino dopo la partenza di una nave carica di mais ieri da Odessa: "Non possiamo illuderci che Russia si astenga da cercare di ostacolare esportazioni ucraine". La partenza di una nave carica di mais ieri da Odessa, per la prima volta dall'inizio della guerra, "è un primo segnale positivo, ma non bisogna farsi illusioni". (Adnkronos)

Il fuoco dell'artiglieria di Mosca è effettivamente diminuito in modo significativo, e ci sono molte meno offensive sul campo. L'Himars è una versione più leggera e maneggevole di un vecchio lanciatore cingolato che utilizzava gli stessi razzi. (Wired Italia)

Per Amnesty, "ci sono evidenze che l'esercito ucraino ha lanciato attacchi da aree residenziali popolate e che si sono insediate in 19 villaggi e paesi" Abbiamo visto un rapporto completamente diverso di Amnesty, che purtroppo tenta di discolpare la Russia e di trasferire la responsabilità dall'aggressore alla vittima", ha detto. (Adnkronos)

Il Rojen trasporta 13mila tonnellate di mais, mentre il Polarnet ha 12mila tonnellate, sempre di granturco. Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha sottolineato ieri l'importanza che l'accordo sia "sostenibile" (Adnkronos)

(LaPresse) – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha “le leve” necessarie “per spingere Putin a concludere accordi”. Roma, 8 ago. (LaPresse)