Nicaragua: mons. Álvarez (Matagalpa), sotto assedio della polizia, esce in strada con il Santissimo

Servizio Informazione Religiosa ESTERI

Il presule, ieri mattina, è uscito in strada con il Santissimo Sacramento e ha chiesto a gran voce che la polizia sandinista ponesse fine all’assedio contro di lui.

Il vescovo ha chiesto alla polizia di allontanare gli ufficiali dalla porta della curia e di far entrare fedeli e sacerdoti.

Si tratta di Radio Hermanos, Radio Nuestra Señora de Lourdes, Radio Nuestra Señora de Fátima, Radio Alliens, Radio Monte Carmelo e Radio San José

“Ci auguriamo che le forze dell’ordine permettano una vita normale al popolo fedele”, ha detto mons. (Servizio Informazione Religiosa)

La notizia riportata su altri media

Alvarez, insieme a numerosi sacerdoti e laici, è rinchiuso nella residenza vescovile nella città settentrionale di Matagalpa da giovedì scorso, quando la polizia antisommossa gli ha impedito di uscire per celebrare la messa. (Alto Adige)

“Atti di odio contro il governo”. La polizia afferma che la Chiesa e Álvarez Lagos, apertamente critico nei confronti del presidente Daniel Ortega, stavano “cercando di organizzare gruppi violenti incitandoli a compiere atti di odio contro” il governo (Avvenire, 9 agosto). (Aleteia)

È l'ultimo episodio di una situazione di crescente tensione tra la società civile e un governo accusato da più parti di autoritarismo. (Avvenire)

Monsignor Álvarez è il terzo sacerdote imprigionato da Ortega negli ultimi due mesi ma è il primo vescovo. L'ordine diretto è arrivato da Rosario Murillo, vicepresidente nonché moglie del dittatore sandinista del Nicaragua, Daniel Ortega. (ilGiornale.it)

Le tensioni fra il governo di Ortega e la Chiesa. Il vescovo di Matagalpa da anni chiede rispetto per la “libertà religiosa” e si è espresso contro le ingiustizie Oltre che al presule, è vietato ad altre 12 persone, 6 sacerdoti e 6 laici, di allontanarsi dal Palazzo vescovile. (Vatican News - Italiano)

"Siamo qui solo con il nostro unico potere, che è Gesù sacramentato", ha detto il vescovo sfidando le armi della milizia di Ortega. Ai vescovi e ai sacerdoti nicaraguensi sotto attacco è arrivata la solidarietà del Celam, l'organismo che raggruppa i vescovi dell'America Latina. (ilGiornale.it)