Omicidio Chimenti, dopo 19 anni la verità tra gioco d'azzardo e usura

La Nazione INTERNO

Chimenti, dal carattere forte e duro, era diventato un soggetto scomodo, non gradito alla "batteria" per i suoi comportamenti prepotenti

E l’omicidio di "Cacciavite", ex calciatore di talento con qualche vizio di troppo, maturò proprio nel mondo del gioco d’azzardo più spregiudicato, quello che non perdona.

Vent’anni fa il gioco d’azzardo era gestito da gruppi criminali che si facevano la guerra per dominare la rete della malavita. (La Nazione)

Ne parlano anche altri media

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11.45 odierne nei locali del Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno Lo rendono noto i carabinieri in un corposo comunicato stampa inviato alle redazioni il mattino di lunedì 13 settembre. (QuiLivorno.it)

A diciannove anni dall'omicidio Chimenti, sono stati arrestati il presunto esecutore, un complice e l'uomo che avrebbe fornito la pistola. Omicidio Chimenti: cosa avvenne nel 2002. Chimenti, soprannominato 'Cacciavite', fu vittima di un vero e proprio agguato notturno (gonews)

Oggi un collaboratore di giustizia fa i nomi dei tre responsabili e spiega che si trattò di rivalità tra gestori di bische clandestine, legate alla mafia e all’estrema destra. Risolto dopo 20 anni omicidio a Livorno: “Cacciavite” ucciso da rivali gestori di bische Il 30 giugno 2002 veniva assassinato sotto casa sua a Livorno, Alfredo Chimenti, detto “Cacciavite”. (Fanpage.it)

Per questo omicidio, su ordine del Gip presso il Tribunale di Livorno, i carabinieri hanno arrestato 3 persone. Il movente, secondo gli inquirenti, sarebbe da individuare nei contrasti nel mondo delle bische clandestine e del gioco d'azzardo (Adnkronos)

Home. Cronaca. Omicidio Chimenti, usura, estorsione, 11 arresti tra Livorno e Pisa. Cronaca. 13 Settembre 2021. Omicidio Chimenti, usura, estorsione, 11 arresti tra Livorno e Pisa. Operazione “La Garuffa”: Omicidio Chimenti – Associazione per delinquere – Usura – Estorsioni – Armi. (Livorno Press)

Ai domiciliari, con braccialetto elettronico, Bruna Martini di 68 anni, Valter Giglioli di 71 anni, Stefano Bendinelli di 57 anni, Romualdo Monti di 56 anni, tutti livornesi, e Manuela Scroppo, 42 anni, della provincia di Pisa. (La Nazione)