In gravissime condizioni per un'influenza. Un quarantenne mestrino sta lottando

Il Gazzettino SALUTE

I dati sulla prevenzione, intanto, sembrano dare ragione ai vaccini: negli ospedali dell'Ulss4 da novembre gli accessi per stati influenzali al pronto soccorso sono stati lo 0.3% del totale.

I medici hanno accertato un grave problema respiratorio e le sue condizioni sono ora critiche.

Un quarantenne mestrino sta lottando disperatamente tra la vita e la morte da dieci giorni, ricoverato in Rianimazione all'ospedale dell'Angelo, attaccato a una macchina. (Il Gazzettino)

Ne parlano anche altre testate

Un 40enne di Mestre sta infatti lottando tra la vita e la morte da dieci giorni nel reparto di rianimazione dell’Ospedale dell’Angelo. Il 40enne che a detta dei medici non si sarebbe mai vaccinato, ha contratto il virus mostrando i banali sintomi come febbre alta, nausea, vomito. (Voce di Napoli)

In gravissime condizioni un quarantenne di Mestre sta lottando disperatamente tra la vita e la morte da dieci giorni, ricoverato in Rianimazione all’ospedale dell’Angelo, attaccato a una macchina. Spiega il direttore: “È un paziente giovane, senza problemi di salute, che non era vaccinato. (PrimaStampa.eu)

Tuttavia, ben 163 sono stati i casi in persone con meno di 50 anni che hanno richiesto un ricovero in terapia intensiva. Particolarmente positivo il caso della Puglia, con appena 5 decessi a fronte di 46 casi gravi di influenza. (Il Sole 24 ORE)

L’influenza è una malattia che non va presa sotto gamba. Per chi non si fosse ancora vaccinato informiamo che il vaccino è disponibile presso il servizio di igiene e sanità pubblica. (Il Nuovo Terraglio)

Le prossime ore potranno dare ulteriori indicazioni sull'evoluzione del quadro clinico. otta tra la vita e la morte dopo essersi ammalato di influenza. (Il Gazzettino)

Una su quattro di queste persone (198 casi) purtroppo non ce l’ha fatta. Le regioni con la percentuale maggiore di esiti fatali sono il Friuli Venezia Giulia (10 casi gravi tutti deceduti), l’Emilia Romagna (tre quarti dei casi gravi deceduti nel corso della stagione) e la Calabria (oltre la metà di casi deceduti). (Il Sole 24 ORE)