Luigi Di Maio davanti alla crisi in Medio Oriente

Luigi Di Maio davanti alla crisi in Medio Oriente
Pagella Politica ESTERI

Viaggia tra Bruxelles e la penisola araba. Incontra funzionari e diplomatici, stringe mani e partecipa a riunioni con emiri e sceicchi. Chi lo conosce bene, e ha lavorato con lui quando era ai vertici del Movimento 5 Stelle, dice che in Italia torna pochissimo e che non pensa al dibattito politico del nostro Paese. Dal 1° giugno 2023 Luigi Di Maio, ex capo politico del Movimento 5 Stelle ed ex ministro dei governi Conte e Draghi, è il rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo Persico , la regione che comprende l’Arabia Saudita, il Qatar, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrain, il Kuwait, l’Oman e lo Yemen (Pagella Politica)

Su altre fonti

“Serve un impegno comune per riuscire a evitare il peggio nella regione. Sabato notte si è materializzato il peggior incubo per Israele”. (Sky Tg24 )

Dov'è finito Di Maio, lo "Special One" della Ue per il mondo arabo?

Sono state ore frenetiche per le diplomazie di tutto il mondo fino alla quiete chissà quanto solida e duratura di oggi. Abbiamo visto Biden dopo tanto tempo dare le carte, convincere Netanyahu ad evitare reazioni violente ed immediate, a capire che in realtà l’aver annientato il 99% dei mezzi partiti da Teheran è un successo e soprattutto è vendibile come tale alla propria popolazione. (Panorama)