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Valtellina News INTERNO

Adesso – afferma la Coldiretti Lombardia - serve subito un’azione sinergica su più fronti per tutelare e difendere gli allevamenti dalla grave minaccia della peste suina africana che rischia di causare un gravissimo danno economico alle imprese

Di fronte alla moltiplicazione ormai fuori controllo dei cinghiali, la prevenzione è fondamentale per evitare gravi emergenze sanitarie come quella che siamo ora costretti ad affrontare dopo il rinvenimento di alcune carcasse di cinghiale tra Piemonte e Liguria vettori di Peste Suina Africana. (Valtellina News)

Ne parlano anche altre testate

La notizia è stata confermata dalla Regione Piemonte, che già aveva preannunciato misure straordinarie per far fronte all’emergenza peste suina africana. Peste suina africana, quali sono i comuni in “zona infetta” in Piemonte. (inItalia)

La peste suina africana può essere veicolata anche dagli alimenti infetti e addirittura dai predatori che si cibano della carne di un animale contagiato” “Per ora rimaniamo a vedere – dice l’allevatore aviense – diciamo che quello della peste suina africana è un problema che si sapeva prima o poi sarebbe potuto arrivare, era solo questione di tempo. (il Dolomiti)

Coldiretti ravvisa inoltre la necessità di avviare iniziative comuni a livello europeo perché è dalla fragilità dei confini naturali del nostro Paese che dipende l’elevato rischio di un afflusso non controllato di esemplari portatori di peste Animali che infettandosi possono trasmettere la malattia anche negli allevamenti suini. (VeronaSera)

Serve la collaborazione di tutti gli operatori del settore per offrire la massima protezione alla filiera produttiva del comparto suinicolo” Questa settimana – conclude Icardi – incontreremo le Organizzazioni sindacali agricole per fare il punto sugli sviluppi della situazione sanitaria. (La Provincia di Biella)

La stessa decisione è stata presa anche in Emilia Romagna, nelle provincie di Parma e Piacenza, dove è stata anche vieta ogni forma di caccia nei due Comuni di Zerba e Ottone, immediatamente confinati con l’area infetta (IoCaccio.it)

Anzitutto va detto che questo nuovo virus non ha alcun effetto sugli uomini; certo è che, se si diffondesse negli allevamenti (e nell'Alessandrino sono piuttosto numerosi), avrebbe un impatto devastante sull'economia. (Il Piccolo)