Bufera su ‘scuola classista’ a Roma. Stupore e indignazione nel mondo politico e sindacale

La Tecnica della Scuola INTERNO

Quanto accaduto a Roma è gravissimo e, a differenza di ciò che ritiene il ministro Azzolina, non può avere alcuna motivazione plausibile”.

Si tratta di concezioni che sono in contrasto non solo con i valori della nostra Costituzione, ma in generale contro l’idea stessa che è alla base della scuola pubblica”, afferma il M5S.

La polemica politica è divampata con tantissimi interventi sull’argomento: “Suscita stupore e indignazione la propaganda che una scuola romana fa dei propri plessi sul sito web fondata sul rango socio-economico degli alunni. (La Tecnica della Scuola)

Su altre fonti

Quella presentazione, sbagliata nella formula, è tuttavia datata e credo che risalga almeno al 2012. Roma, scuola divide studenti: «Qui figli dell'alta borghesia». (Il Messaggero)

Per Ylenja Lucaselli, deputata di FdI, «una scuola che divide i suoi studenti secondo criteri di censo è inimmaginabile». «Giusta ed immediata la reazione del governo», secondo Nicola Fratoianni, Sinistra italiana-Leu: «Una palese violazione delle norme della nostra Costituzione». (Avvenire)

La polemica. Dopo le polemiche suscitate dalla presentazione dei plessi in base al rango socio-economico dei propri alunni la pagina di presentazione della scuola è stata cambiata. A dare notizia della dettagliata descrizione sul sito dell'Istituto Comprensivo di via Trionfale di Roma è stato il quotidiano "Leggo". (Tiscali.it)

Lo scandalo sta nel fatto che sul suo sito questa scuola rende esplicita la suddivisione per censo nella pagina di presentazione. Scandalizzarsi per la notizia di Roma rischia allora di essere il segno di un'ipocrisia se non si pone la questione delle sempre più profonde differenze sociali. (L'AntiDiplomatico)

Una scuola si presenta con parole discutibili. Unimamme, ha colpito tutti l’annuncio di un istituto romano, l’IC via Trionfale di Roma che, nella sua presentazione ha sottolineato la distinzione tra le classi sociali. (UniversoMamma)

Descrivere e pubblicare la propria popolazione scolastica per censo non ha senso. È poi tornata sull'argomento: «La scuola dovrebbe favorire l'inclusione. (Leggo.it)