La Calabria vince anche a Venezia: al Buco di Frammartino il premio speciale della giuria

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Ne aveva tutti i titoli Michelangelo Frammartino, un intellettuale cineasta milanese di residenza, ma che ha sempre dichiarato “Sono calabrese, e i calabresi nascono ovunque nel mondo”.

La politica che litiga sul nulla ricordi queste parole di questo maestro del cinema calabrese nell’intimo, prima di salire domani sul carro dei vincitori

È il trionfo di Michelangelo Frammartino calabrese fuori della Calabria per necessità economica che da Venezia non ha mancato di dire che dalla nostra regione si parte ancora per studiare e per andare a curarsi. (Quotidiano del Sud)

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Il film arriva dopo 11 anni di assenza (il suo ultimo lavoro è stato Le quattro volte) E' stato Bong Joon-ho che ha incoronato il film del regista che racconta l'avventura degli speleologi piemontesi che nel 1961 esplorarono l'abisso del Bifurto nel comune di Cerchiara di Calabria. (ABMreport)

Per il braccio destro di Giovanni Minoli alla Calabria Film Commission «il prestigioso premio a Frammartino è la dimostrazione di quanto la forza delle nostre radici e il bagaglio storico e culturale calabrese rappresentino un patrimonio capace di rilanciare l’immagine e la reputazione della regione» (Quotidiano del Sud)

Venezia Premio Speciale della Giuria a ‘Il buco’ di Frammartino, premio anche di miglior operatore a Massa. Per Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema: “Il buco di Michelangelo Frammartino mostra immagini mai viste, racconta qualcosa di altro, di lontano da tutto (La Scintilena)

Anche alla Calabria film commission, al tempo guidata da Giuseppe Citrigno, che, per la realizzazione de Il buco, ci ha davvero e grandemente sostenuto». «Infatti, quando sul palco ho ringraziato la Calabria mi riferivo a tutta la Calabria. (Quotidiano del Sud)

Ed esattamente sono due, il primo premio è la pellicola d’oro a Luca Massa, operatore speleologo per le riprese del film che rievoca la straordinaria impresa del Gruppo Speleologico Piemontese torinese che, nel 1961, scoprì l’abisso del Bifurto una delle grotte più profonde del mondo. (La Riviera)

Una soddisfazione enorme per Caulonia, orgogliosa di annoverare un artista come Frammartino tra i suoi figli migliori. Lo afferma, in una nota, Gianvito Casadonte, direttore artistico della Calabria Film Commission. (Corriere della Calabria)