Gimbe: "Ascesa vertiginosa contagi, governo cambi strategia o sarà lockdown" - DIRE.it

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Coronavirus, la Fondazione Gimbe: “Contagi in crescita esponenziale, subito lockdown mirati”

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità il tempo mediano tra inizio dei sintomi e prelievo/diagnosi è di 3 giorni (settimana 7-13 ottobre), ma potrebbe allungarsi considerando i tempi di analisi di laboratorio e di refertazione.

Questo “spingerà inevitabilmente il Paese proprio verso quel nuovo lockdown che nessuno vuole e che non possiamo permetterci”. (Dire)

Su altri giornali

Si va verso un inevitabile lockdown. Roma, 20 ott – Le misure anti-coronavirus dell’ultimo Dpcm non sono sufficienti. (Il Primato Nazionale)

DIRETTA. "Non essere riusciti a prevenire la risalita della curva epidemica quando avevamo un grande vantaggio sul virus oggi impone la necessità di misure di contenimento in grado di anticipare il virus. (Sky Tg24 )

In alternativa, l’ombra del lockdown comincerebbe ad essere una reale possibilità che Cartabellotta, come molti altri, pregano di scongiurare. Non ha dubbi il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, che da mesi monitora l’andamento della curva epidemica di Covid-19. (Open)

Le parole della Fondazione Gimbe parlano chiaro: ecco sta succedendo. Fondazione Gimbe: “Misure troppo deboli contro il Coronavirus, il DPCM ci porterà ad un nuovo lockdown”. Impossibile non spaventarsi quando l’avvertimento arriva dal capo della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. (CheDonna.it)

Va anche considerato che l'affanno del sistema di testing & tracing "aumenta la probabilità di sottostimare i casi, perché l'espansione del bacino di asintomatici non isolati accelera ulteriormente la diffusione del contagio". (Rai News)

Secondo Gimbe, è sbagliato definire l’entità delle misure di contenimento “senza considerare le dinamiche attuali” dell’epidemia. Innanzitutto, si legge nel documento, i numeri del bollettino quotidiano “non rispecchiano affatto i casi del giorno” perché “dal contagio alla notifica intercorre un ritardo medio di 15 giorni”. (Il Fatto Quotidiano)