NVIDIA GeForce RTX 3060, il blocco per il mining è più complesso di quanto pensiate

Infatti, come affermato da Bryan Del Rizzo, director of global PR di GeForce, la tecnologia anti-crypto non è solo implementata dei driver, ma comprende anche la GPU stessa ed il BIOS.

Nella giornata di ieri vi avevamo informato della mossa di NVIDIA pensata per limitare l’acquisto delle nuove GeForce RTX 3060 da parte dei miner, lasciando i videogiocatori, veri destinatari del prodotto, a bocca asciutta. (Tom's Hardware Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Battezzata opportunamente Cryptocurrency Mining Processor (CMP HX), la scheda è stata privata di capacità grafiche, ma è anche stata notevolmente ridotta di dimensioni e le sue prestazioni per picchi di voltaggio e frequenza sono ottimizzate per la creazione delle monete digitali. (Lega Nerd)

Il nuovo Nvidia CMP, stando alle analisi dei colleghi di Anandtech, non sarà altro però che gli stessi chip delle schede RTX con la mancanza dell’output video, o comunque una serie di chip già facilmente fabbricabili dall’azienda, piuttosto che dei nuovi “motori” studiati appositamente. (DR COMMODORE)

Naturalmente non parliamo di GPU con nuove specifiche hardware, anche perché paradossalmente la serie 3000 è richiestissima: è probabilmente la più venduta di sempre, ma è riuscita a raggiungere pochissimi videogiocatori. (Multiplayer.it)

Con i suoi ultimi sforzi anti-mining, Nvidia ha trovato un modo per fermare i miner di criptovalute dall’acquistare la GeForce RTX 3060, almeno per il momento La scheda che è riuscito ad ottenere è una Zotac GeForce RTX 3060 Twin Edge e lo YouTuber ha potuto verificare che effettivamente le prestazioni in mining sono limitate per la scheda. (Tom's Hardware Italia)

All’inizio dell’anno, la società ha commentato che probabilmente l’offerta di GPU sarebbe stata “ridotta” nel corso del primo trimestre Nvidia, produttore di schede grafiche leader nel settore, sta facendo il possibile per garantire che il suo nuovo modello in arrivo, la GPU GeForce RTX 3060, finisca nelle mani dei gamer. (Cointelegraph Italia)

Nasce in casa Nvidia un nuovo modo di pensare le GPU: d’ora in avanti, infatti, le unità dedicate espressamente al mining saranno denominate “CMP” (Cryptocurrency Mining Processor) e l’azienda scommetterà espressamente su queste ultime per creare dinamiche virtuose sia per chi intende operare sulle criptovalute, sia per chi invece vorrebbe una GPU tradizionale. (Punto Informatico)