Brexit, Boris Johnson pensa a un ponte tra Scozia e Irlanda

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Dopo aver vinto le elezioni di dicembre, il primo ministro inglese Boris Johnson starebbe valutando seriamente l’idea di costruire un ponte capace di unire (e allo stesso tempo dividere) Scozia e Irlanda.

La questione Scozia. L’obiettivo neanche troppo celato è di agevolare un’eventuale uscita della Scozia dal Regno Unito dopo che la Brexit sarà realtà.

Il ponte tra Irlanda e Scozia costerebbe 18 miliardi di euro (15 miliardi di sterline), secondo le prime stime che trapelano dal Regno Unito. (InvestireOggi.it)

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Come cambierà la disciplina dei dati personali con la Brexit? Quali sono gli scenari geoeconomici all’orizzonte? (L'Amico del Popolo)

La festa a cui parteciperà l’ormai famoso Nigel Farage si terrà dalle 21 alle 23:15 del 31 dicembre a Parliament Square, per festeggiare quello che big benmolti chiamano Independence Day. Non solo non vogliono suonare le campane per motivi politici e inoltre molti loro fedeli non sono per uscire dalla UE. (LondraNews)

Secondo il ministero dell’Interno a fine novembre 2,6 milioni di cittadini Ue, Eea e svizzeri avevano fatto domanda di residenza. La realtà è che un terzo dei 3,4 milioni di cittadini Ue in Gran Bretagna non ha ancora fatto domanda. (Il Sole 24 ORE)

Dunque, alcuni brexiter fanatici come il deputato conservatore Mark François stanno pensando di portare a Westminster la sera della Brexit casse e altoparlanti per simulare i rintocchi del Big Ben e celebrare così l’uscita dall’Ue. (la Repubblica)

“Con la nuova programmazione europea – si legge nell’articolo -, a partire dal 2021, il governo inglese negozierà la partecipazione al Programma Erasmus+ con le istituzioni dell’Unione Europea. (La Tecnica della Scuola)

Le emissioni automobilistiche nel Regno Unito rappresentano il 18% del totale, ma la loro riduzione è ritenuta cruciale nel raggiungere i prossimi obiettivi: ritornare ai livelli del 1990 entro il 2050. (Automoto.it)