Premio Nobel per l'economia a David Card Joshua D.Angrist e Guido W.Imbens

Il Quotidiano Italiano - Nazionale ESTERI

Questa mattina, con qualche minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista per la difficoltà a raggiungere alcuni membri della Commissione, è stato assegnato il Premio Nobel per l’Economia 2021.

L’Accademia delle Scienze di Svezia ha deciso di assegnare metà premio a David Card e l’altra metà a Joshua D. Angrist and Guido W. Imbens

(Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

La notizia riportata su altri media

l premio Nobel all’Economia e’ stato assegnato a David Card, Joshua D. Nella conferenza stampa l’accademia ha annunciato che Angrist e Imbens hanno ricevuto il premio per i loro contributi metodologici all’analisi delle relazioni causali, mentre David Card per i suoi contributi empirici all’economia del lavoro. (TRT)

Card ha vinto «per i suoi contributi empirici sull’economia del lavoro», mentre ad Angrist e Imbens «per i loro contributi metodologici all’analisi delle relazioni causali». David Card è nato nel 1956 a Guelph, in Canada, ed è docente di Economia presso l’Università della California, Berkeley. (T-mag)

«Gli studi di Card sulle questioni fondamentali per la società e i contributi metodologici di Angrist e Imbens hanno dimostrato che gli esperimenti naturali sono una ricca fonte di conoscenza David Card, Joshua D. (ilmattino.it)

Nel tempo, però, queste indicazioni sembra si siano progressivamente offuscate a favore di criteri su certi premi – pace , letteratura ed economia –non sempre coincidenti con i desiderata di Nobel. Le volontà di Alfred Nobel sono chiarissime, senza possibilità di false interpretazioni. (L'Indro)

“David Card ha analizzato gli effetti del salario minimo, dell’immigrazione e dell’educazione sul mercato del lavoro, spiega in una nota l’Accademia. “A metà degli anni ’90, Joshua Angrist e Guido Imbens hanno risolto questo problema metodologico, dimostrando come dagli studi sul campo si possono trarre conclusioni precise su causa ed effetto”, scrive l’Accademia svedese (ZON.it)

E a partire dal 1990 i suoi studi “hanno messo in discussione precedenti assunti, ad esempio mostrano che aumentare i salari minimi non per forza si traduce in meno lavoro”. Sono orgoglioso di condividere il premio con loro”. (Agenzia askanews)