Intasca i soldi delle carte d'identità Impiegato comunale in arresto

Live Sicilia INTERNO

Il dipendente comunale è stato posto agli arresti domiciliari.

Avrebbe intascato i soldi delle carte di identità elettroniche invece di versarli nelle casse del Comune, riuscendo a mettere da parte circa 30 mila euro.

L'impiegato infedele, per il rilascio delle carte d'identità, chiedeva ai cittadini - come previsto dalla legge - di recarsi a fare il versamento sul conto corrente del Municipio.

Impiegati che determinano un danno per l'ente, ma anche per lo Stato al quale i soldi devono affluire. (Live Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri media

L’arresto da parte dei carabinieri è scattato in flagranza di reato, dopo le intercettazioni da parte delle forze dell’ordine, che hanno filmato i comportamenti 'strani' dell’impiegato infedele. Dopo l’arresto, nella giornata del 14 febbraio, si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto davanti al gip di Agrigento. (La Repubblica)

Share Tweet Whatsapp Email. AGRIGENTO – Avrebbe intascato i soldi delle carte di identità elettroniche invece di versarli nelle casse del Comune, riuscendo a mettere da parte circa 30 mila euro. Impiegati che determinano un danno per l’ente, ma anche per lo Stato al quale i soldi devono affluire. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Il 54enne è stato posto agli arresti domiciliari. Il procuratore capo Luigi Patronaggio e il pm Paola Vetro hanno, infatti, disposto la collocazione di una ambientale e di telecamere. (Agrigento Notizie)

I carabinieri della Stazione di Ravanusa (Ag), hanno arrestato un dipendente comunale addetto al rilascio delle carte d’identita’ elettroniche, con l’accusa di peculato e malversazione in danno di privati. (il Fatto Nisseno)

Gli investigatori hanno cosi’ piazzato microspie e telecamere nel piccolo ufficio comunale dove sono stati registrati diversi “passaggi” di soldi, l’ultimo – quello fatale – proprio ieri. (Grandangolo Agrigento)

Intercettazioni e telecamere piazzate dai militari dell'Arma di Ravanusa e Licata lo hanno incastrato documentando i passaggi di denaro. L'impiegato infedele, per il rilascio delle carte d'identità, chiedeva ai cittadini - come previsto dalla legge - di recarsi a fare il versamento sul conto corrente del Municipio. (Giornale di Sicilia)