Le proteste arrivano alla Casa Bianca

Le proteste arrivano alla Casa Bianca
ilGiornale.it ESTERI

Dalle università, alle piazze, fino alla Casa Bianca. Non c'è un bel clima negli stati Uniti con le proteste anti-Israele e pro-Palestina che stanno divampando in tutto il Paese, assumendo toni e modalità che vanno ben oltre la libertà di parola tanto cara ai padri fondatori. Picchetti violenti, intolleranza, aggressioni e l'altra sera una manifestazione a Washington, dove si teneva la cena di gala dei corrispondenti della Casa Bianca. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il giovane, considerato presunto autore di alcune rapine a mano armata compiute lo scorso anno in danno di alcuni esercizi commerciali del capoluogo, era stato posto agli arresti domiciliari in una comunità di recupero sita in provincia di Brindisi dalla quale era evaso più volte. (Tarantini Time Quotidiano)

Con l’intensificarsi delle proteste pro-palestinesi nei campus universitari di tutti gli Stati Uniti, c’è stato anche un aumento degli sforzi da parte degli affiliati della lobby israeliana, dei media corporativi e dell’establishment politico, per limitare la libertà di espressione nelle istituzioni accademiche. (Contropiano)

Ma davvero George Soros, ebreo sopravvissuto all’Olocausto, sta finanziando la protesta nelle università americane per le operazioni di Israele contro Hamas, che il 7 ottobre ha compiuto la strage più sanguinosa dalla Seconda guerra mondiale contro il popolo a cui appartiene? L’articolo del New York Post che lo sostiene ha scatenato un vespaio, inclusa un’analisi pubblicata da Washingt… (la Repubblica)

Gaza, proteste pro Palestina nei campus americani, 275 arresti nel fine settimana, i manifestanti: “Biden uccide bambini” - VIDEO

Una cinquantina di manifestanti sono stati condotti all'esterno dell'edificio e poi allontanati in gruppi, sotto la supervisione della polizia. La polizia è intervenuta alla Sorbona a Parigi per sgomberare gli attivisti filo-palestinesi che avevano occupato la prestigiosa università bloccandone l'attività. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Per i disagi e le perturbazioni che provocano nella vita quotidiana di molte famiglie e in molte città, le proteste studentesche di questi giorni forse sono il tema più dibattuto fra gli americani (molto più del processo newyorchese a Donald Trump). (Corriere della Sera)

L'ondata di manifestazioni è iniziata alla Columbia University di New York, ma si è diffusa rapidamente in tutto il Paese. 100 alla Northeastern University di Boston, 80 alla Washington University di St Louis, 72 all'Arizona State University e 23 all'Indiana University. (Il Giornale d'Italia)